Per la prima volta è stato calcolato il valore del movimento, indotto compreso. Sono 40 miliardi di euro, di cui 9,2 miliardi diretti, 17,2 indiretti e 13,7 di indotto
Cresce del 12% sul 2023, ma se consideriamo il confronto con il 2016 siamo ormai al +49%, davvero un salto di valore ingente. Parliamo del turismo enogastronomico, per come appare nel settimo Rapporto presentato a Parma da Roberta Garibaldi, docente dell’Università di Bergamo e fondatrice e presidente di Aite-Associazione Italiana Turismo Enogastronomico, in un evento realizzato nella sede della Provincia di Parma e organizzato con il supporto di Visit Emilia e Valdichiana Living. A moderare l’incontro è stato chiamato il direttore di Italianwinetour.info, Andrea Guolo, in veste di presidente di Arga Emilia Romagna, associazione dei giornalisti specializzati in agricoltura, alimentazione e ambiente, con delega anche al turismo enogastronomico.
Per la prima volta, è stato calcolato il valore economico del settore grazie alla collaborazione con Economics Living Lab, spin-off dell’Università di Verona. In tutto fa 40 miliardi di euro. Di questi, 9,2 sono diretti ovvero derivanti dalla domanda di beni e servizi dei settori produttivi coinvolti; 17,2 sono indiretti, generati dall’aumento di domanda e offerta nelle catene di fornitura attivate; e 13,7 sono di indotto, cioè gli effetti della reimmissione dei redditi da lavoro e capitale nel sistema economico, oltre al reinvestimento delle entrate fiscali sotto forma di spesa pubblica.
Il Rapporto 2024 ha posto l’accento sulle azioni necessarie per trasformare un business già consolidato in uno strumento strategico nazionale per lo sviluppo armonico del territorio, rivitalizzando i borghi e le aree rurali. “Urgono modifiche normative, investimenti pubblici per infrastrutture e centri museali, formazione e comunicazione dedicate, innovazione tecnologica, un nuovo modello di governance”, ha affermato Garibaldi.
I dati del Rapporto certificano che si è ulteriormente consolidato il legame tra gli italiani e il viaggio alla ricerca di cibo, vino, olio e tutte le altre tipicità agroalimentari del territorio italiano. Il 70% degli intervistati dichiara infatti di aver svolto almeno una vacanza negli ultimi tre anni con questa motivazione primaria: le risposte evidenziano un +12% sul 2023 e +49% sul 2016. E mentre il turismo domestico generalista ha segnato un calo nel corso dell’ultima stagione estiva, quello enogastronomico non ha deluso, anzi: c’è un ampio bacino di domanda, stimato in 14,5 milioni di potenziali turisti del gusto, che opta prevalentemente per mete domestiche (64%). La destinazione preferita tra gli italiani, sia per i viaggi passati (39,3%) che per quelli futuri (33,9%), è la Toscana; a seguire troviamo Emilia-Romagna e Puglia, che s’invertono nell’ordine se consideriamo le intenzioni di viaggio.
Il vino (con il 38,1% delle preferenze) è considerato il prodotto più rappresentativo dell’Italia in ambito agroalimentare. Seguono nell’immaginario collettivo nazionale delle icone enogastronomiche del Belpaese l’olio extravergine di oliva (24%), la pizza (22%), la pasta (15%) e i formaggi (11%). A questa ricchezza si unisce la percezione diffusa di un patrimonio unico, genuino, diffuso sull’intero territorio e di qualità.
Questa nuova edizione, la settima nella storia del Rapporto, ha avuto il patrocinio di Federturismo, Fondazione Qualivita, Iter Vitis Les Chemins de la vigne en Europe, e la collaborazione dell’Università degli studi di Bergamo, Economics Living Lab e TheFork. Hanno introdotto i lavori Dario Nardella, membro della Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale dell’Unione Europea ed Alessandra Gallone, Consigliere del Ministro dell’Università e della Ricerca e del Ministro dell’Ambiente.
Nella foto, da sinistra: Pierangelo Romersi direttore di Visit Emilia, Francesco Pecci, amministratore delegato Economics Living Lab, Bruna Caira, direttrice della attività di promozione turistica dell’ambito della Valdichiana Senese, Roberta Garibaldi, presidente associazione italiana Turismo Enogastronomico, Simone Fornasari, presidente Visit Emilia, Michele Angiolini, ambito turistico Valdichiana Senese, Sindaco di Montepulciano, Andrea Guolo, presidente associazione regionale giornalisti specializzati in agricoltura, alimentazione e ambiente Emilia-Romagna