Milena Pepe: “Il nostro enoturismo con i sapori dell’Irpinia”

di Andrea Guolo

Tenuta Cavalier Pepe è la prima cantina italiana secondo la World’s Best Vineyards 2024 e la sua proprietaria racconta a italianwinetour.info quel che caratterizza l’offerta, dagli atelier di tartufi e formaggi alle esperienze della lavanda

“Tanti anni fa siamo partiti con le degustazioni in cantina, si tenevano in mezzo alle botti. Poi sono arrivate tante persone, ci siamo organizzati per accogliere i clienti e alzare il livello dei tasting e dell’accoglienza. Oggi la strategia è ampliare l’offerta turistica coinvolgendo il territorio”. Così Milena Pepe riassume vent’anni di enoturismo all’interno di Tenuta Cavalier Pepe, prima cantina italiana (si trova al 14° posto) nella classifica mondiale World’s Best Vineyards 2024 dove si è imposta la spagnola Bodegas de los Herederos del Marqués de Riscal. La formula vincente è stata dunque quella di proporre il vino come perno attorno al quale ruotano però i formaggi, i tartufi, ma anche la floricoltura come nel caso delle esperienze legate alla lavanda, una delle più gettonate per chi visita la tenuta durante l’estate. Ad ogni modo, se c’è un segreto che ha permesso a quest’azienda che si trova a Luogosano (nomen omen), in Irpinia, lontana dalle rotte turistiche più gettonate, è stata proprio la capacità di aggregare un territorio intorno a sé e intorno ai suoi vini, come ci ha raccontato la stessa Milena in quest’intervista.

Wine lovers in azienda

In cosa vi distinguete dalle altre aziende in termini di accoglienza?

Ci sono momenti diversi in base agli orari della giornata. Il mattino è dedicato all’apprendimento e al coinvolgimento delle tante eccellenze del nostro territorio: da noi arrivano i cercatori di tartufo, gli esperti di Onaf per i corsi di degustazioni del formaggio locale… Organizziamo quelli che abbiamo chiamato i nostri “atelier”. Più tardi è la volta dei clienti che arrivano per degustare i vini, e li dobbiamo accogliere in maniera diversa. Più tardi ancora è la volta di chi ci sceglie per il ristorante La Veduta, e al termine del pranzo vuole visitare le cantine. Possiamo quindi dire che il vino è uno dei prodotti per cui la gente viene da noi, e non l’unica ragione.

Come gestite l’accoglienza?

Nei momenti di picco stagionale, come quello della vendemmia, abbiamo nove persone dedicate. Siamo organizzati per riuscire a soddisfare le esigenze di tutti i nostri profili di visitatore. Per i tasting lavoriamo su prenotazione, ma la cantina è sempre aperta per chi intende visitarla.

Come si prenota?

Le esperienze e le degustazioni sono prenotabili online. Abbiamo attivato la prenotazione tramite Winearound per gestire il booking con il versamento di un acconto, per evitare il fenomeno del no show. Se un cliente avesse un problema e dovesse rinunciare alla prenotazione, gli offriamo un voucher utilizzabile per una visita successiva.

Che progetti avete in cantiere?

Siamo in fase di crescita e abbiamo bisogno di nuovi spazi per accogliere più persone. Vorrei creare un wine club di Tenuta Cavalier Pepe perché ci sono tante persone che chiedono di ordinare i nostri vini durante l’anno. E vorrei anche assumere più persone dedicate alle attività di accoglienza perché è un modo per contribuire alla crescita del territorio e per richiamare molti più giovani in Irpinia. Qui si può fare turismo tutto l’anno, naturalmente anche d’estate quando la temperatura è molto più gradevole rispetto ad altre zone della Campania. L’obiettivo è trasformare il turismo di passaggio in pernottamenti di una o più notti.

A proposito, per dormire cosa suggerite?

Noi abbiamo un b&b a disposizione, con due appartamenti, ma nella nostra proprietà ci sono aree edificabili dove in futuro potremmo realizzare qualcosa di nuovo. I sindaci del nostro comune, del resto, ci hanno sempre spronato e sostenuto nell’attività di accoglienza perché il nostro sviluppo permette la creazione di posti di lavoro. Ad ogni modo, in Irpinia si trovano tanti hotel e agriturismi dove è possibile pernottare.

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