L’indagine realizzata da Go Wine in occasione della nuova edizione della guida “Cantine d’Italia” 2025 evidenzia una media nazionale di 21,7 euro per l’esperienza base e di oltre 50 euro per quella più completa
Chi ha visitato la Napa Valley, dove le visite costano una fortuna, non si stupirà di fronte ai prezzi che le cantine italiane offrono ai wine lovers per un’esperienza completa. Anzi, in alcuni casi ci sono cantine che si “accontentano” del ritorno in termini di vendite, il che fa del nostro Paese uno dei più convenienti al mondo anche in termini di enoturismo. A confermarlo è l’indagine che Go Wine ha realizzato in occasione della presentazione, a Milano, della nuova edizione della guida Cantine d’Italia 2025, che comprende 874 aziende vitivinicole attrezzate per l’ospitalità e per le visite.
Il prezzo medio applicato per una visita base è di 21,7 euro, con un aumento dell’8% rispetto a un anno fa. Quello per l’esperienza più completa è salito invece da 49,8 a 51,2 euro. Ed è interessante osservare come, su un campione di 550 cantine, le 40 aziende top offrano le visite con degustazione a un costo pari o superiore ai cento euro.
Tutte le cantine indicano un costo per un’esperienza base, ad eccezione di una ridotta percentuale per cui la visita è gratuita (4,5%, un anno fa era del 4%). E, a proposito di prezzi più accessibili, solo il 12,5% prevede un costo di ingresso di 10 euro o inferiore (in calo sul 15% del 2023).
A livello geografico, il costo-medio è più alto al Sud (21,23 euro) che al Nord (21,09), mentre al Centro è di 23,35 euro (ma è influenzato dalla Toscana). Ma se si considera almeno 30 euro come un costo elevato (o comunque non basso) per una visita in cantina, ben 131 applicano tale cifra (24%).
Sono 268 le cantine che hanno ottenuto il riconoscimento de l’“Impronta” d’eccellenza per l’enoturismo (grazie a tre fattori: sito, cioè il luogo dove si trova la cantina, accoglienza, ovvero la vocazione della cantina ad “aprirsi” all’esterno al pubblico, e vino, che indica il profilo produttivo dell’azienda valutato nel tempo attraverso i suoi vini). E, tra queste, sono 24 le cantine che raggiungono il vertice delle “Tre Impronte Go Wine”, la speciale graduatoria nella quale entrano Cà Rugate e Masi (al suo ingresso in guida), in Veneto, e La Raia, in Piemonte, aggiungendosi piemontesi Ceretto, Fontanafredda, Castello di Gabiano e Malvirà; a Bellavista, Ca’ del Bosco e Mamete Prevostini con Convento San Lorenzo, in Lombardia; a Ferrari, in Trentino; da Badia a Coltibuono a Capezzana, da Castello di Fonterutoli-Marchesi Mazzei a Castello Vicchiomaggio, e San Felice (Gruppo Allianza) in Toscana; a Lungarotti, in Umbria; a Masciarelli, in Abruzzo; a Feudi di San Gregorio e Mastroberardino, in Campania; a Roberto Ceraudo, in Calabria; ed a Donnafugata, Planeta e Florio, in Sicilia.
Sono 5, invece, le cantine che, già presenti in guida che ottengono per la prima volta il riconoscimento dell’“Impronta”, da La Vrille (Valle d’Aosta) ad Anna Maria Abbona (Piemonte), da Butussi (Friuli Venezia Giulia) a Valle dell’Acate (Sicilia) e Quartomoro (Sardegna). E, ancora, sono 8 le realtà che, al loro ingresso in guida, ottengono il riconoscimento, da Fratelli Alessandria Fratelli e Tenuta La Marchesa (Piemonte) a I Vini di Emilio Bulfon (Friuli Venezia Giulia), da Umberto Cesari (Emilia Romagna) a Brancaia (Toscana), da Pasetti Vini (Abruzzo) a Graci e Palmento Costanzo (Sicilia).
Tra i premi speciali attribuiti dalla giuria compaiono il premio “La cantina realizzando un sogno” a Gavino Sanna; “Alto Confort” per l’ospitalità aziendale dell’anno alla Tenuta Montemagno Relais & Wines in Piemonte; “Cantine Golose” per la tavola aziendale dell’anno all’Agriturismo di La Source, a Saint-Pierre in Valle d’Aosta; “Cantine Meravigliose” per l’EnoArchitettura dell’anno ad Antonelli – San Marco, a Montefalco in Umbria; “Enocultura” al Museo del Contadino della D’ambra Vini d’Ischia, a Forio d’Ischia in Campania; “Autoctono si nasce” all’Aglianico del Vùlture Caselle di D’Angelo, a Rionero in Vùlture in Basilicata; “Buono … non lo conoscevo!” al Tre Venezie Igp Piculìt-Neri di I Vini di Emilio Bulfon, a Valeriano in Friuli Venezia Giulia; “Vini Storici d’Italia” al San Leonardo della Tenuta San Leonardo, ad Avio in Trentino; “Gioacchino La Franca”, il riconoscimento della “community Go Wine” per l’esperienza in cantina dell’anno, a Moris Farms, a Massa Marittima in Toscana.
In apertura: La Raia, nuovo ingresso tra le cantine “Tre Impronte Go Wine”