Ruggeri experience, tasting con le vecchie annate del Prosecco Docg

di Andrea Guolo

La casa di Valdobbiadene offre formule differenziate di accoglienza dei wine lovers, oggi con il plus del suo primo Cartizze millesimato brut, appena lanciato in distribuzione

Dici Cartizze e pensi a Ruggeri. La casa spumantistica di Valdobbiadene ha una storia fortemente intrecciata con la sottozona che dà il nome al Prosecco Docg più prestigioso, l’unico in grado di uscire sul mercato a quotazioni più vicine a quelle del metodo classico che a quelle di uno charmat. L’intreccio è dovuto a un semplice fatto matematico: si tratta della cantina che, in zona Cartizze, dispone della maggioranza relativa in termini di ettari. Ora in Ruggeri è arrivato il tempo del primo millesimato brut, annata 2023, di Cartizze, realizzato con le uve raccolte nelle frazioni più rinomate del territorio: Santo Stefano di Valdobbiadene, San Pietro di Barbozza e Saccol, laddove caratterizzate da viticoltura eroica e da rese, per il Cartizze, più contenute rispetto a quanto prevede il disciplinare della Docg Conegliano Valdobbiadene.

Questo Cartizze offre all’azienda la possibilità di valorizzare ulteriormente la sua proposta di accoglienza che, nella forma attuale, nasce nel 2019, lo stesso anno in cui le colline del Prosecco sono diventate patrimonio mondiale dell’umanità. “Questo riconoscimento – racconta a Italianwinetour Daniela Ziegler-Scapin, marketing e communications manager di Ruggeri – ha dato una spinta molto forte ai nostri progetti di incoming, ragion per cui ci siamo organizzati attrezzando un’area dedicata con l’apertura del wine shop e della zona tasting, in modo da rappresentare con efficacia quelli che sono i valori del marchio Ruggeri”. Valori che non si riflettono soltanto nell’altissimo livello qualitativo, ma anche sul potenziale di invecchiamento delle annate. Ruggeri è stato certamente il primo produttore di Valdobbiadene a puntare sulle vecchie annate, tenendo in cantina una buona scorta di vintage per capirne l’evoluzione e poi, una volta ottenute le certezze necessarie, per condividere questi risultati con gli addetti ai lavori, con la stampa specializzata e, infine, con il grande pubblico.

Vigne storiche di Ruggeri

Oggi i pacchetti offerti da Ruggeri di visite e degustazioni, prenotabili anche online, prevedono diverse formule: si parte della degustazione in cantina (30 minuti), al prezzo di 15 euro a persona, per arrivare al pacchetto completo che prevede visita in cantina, ai vigneti e degustazione finale (120 minuti). Nel mezzo compaiono altri due pacchetti, la wine&food experience e la visita a cantina con degustazione. Intanto però Ruggeri ha realizzato il proprio museo del vino, una sorta di “biblioteca” delle vecchie annate da degustare direttamente in loco. “Organizziamo vere e proprie verticali che partono dall’annata 2017 per arrivare fino alla 2023. Nel ‘museo’ si trovano molte altre annate, a partire dalla 2009, che però riserviamo ad eventi particolari o dedicati alla critica. In ogni caso, le degustazioni con vecchie annate richiedono la presenza di una guida, perché queste bollicine devono essere spiegate e comprese nella maniera giusta”, rimarca Ziegler-Scapin.

Al di là delle vecchie annate, è tutta la proposta di Ruggeri che si sta sempre più orientando verso la sfida del tempo. Lo dimostrano etichette come il Vecchie Viti, realizzato in edizione limitata da vigne che hanno più di 80 anni di premiata attività alle spalle, e come Ladaltempo, frutto di una maturazione sui lieviti di oltre 60 mesi per concludere l’affinamento in bottiglia. Senza dimenticare il Cinqueanni, Prosecco Docg che matura quattro anni in autoclave e l’ultimo in bottiglia.

Nuovi progetti in vista? Nulla di dichiarabile, per ora… “Stiamo lavorando per l’ampliamento dell’offerta, dal museo ad altre iniziative che non possiamo svelare”, replica la marketing and communication manager. Non resta che attendere.

Wine shop aziendale