Tasting sulle balle di fieno tra Sibari e il Pollino

di Andrea Guolo

In Calabria, nella terra della comunità Arbëreshë, Poderi Greco Wines accoglie i visitatori organizzando degustazioni con prodotti tipici e artigiani che preparano i formaggi. In arrivo un casale per pernottare tra i vigneti

Il parco nazionale del Pollino a nord, il mare di Sibari a venti minuti di macchina. È una posizione turisticamente strategica quella dove sorge Poderi Greco Wines, azienda di recente costituzione (ufficialmente nata nel 2015, prima annata in bottiglia il 2018) con sede a Spezzano Albanese. Siamo nella parte settentrionale della Calabria. “Ma possiamo chiamarla Magra Grecia o Enotria, l’unica regione d’Italia con oltre 350 vitigni autoctoni” ci racconta Giuseppe Porco, una delle anime motrici di questa impresa vitivinicola familiare. Con lui ci sono la moglie Emilia Lauria e il cognato Pierpaolo Greco. Giovane, ma già premiata per le tre etichette aziendali: Hector, il rosso da uve Magliocco che prende il nome da Ettore, padre di Giuseppe; Donnada, rosato da Cabernet Sauvignon dedicato alla madre di Giuseppe che ha trasmesso il suo nome (lo stesso del vino) alla nipote; e infine Andromaca, come la moglie del troiano Ettore, a chiudere il cerchio di una storia che affonda le proprie radici nella notte dei tempi con questo bianco da uve Montonico in purezza. Vini che abbiamo già provato e commentato sulle pagine di Vinonews24.

Ettore alla raccolta delle uve

IN BICI ALLA TORRE E POI TASTING

Poderi Greco Wines è stata selezionata da Hospitality (Riva del Garda Fierecongressi) e inserita tra le dieci aziende che hanno composto l’area speciale Winescape, nella prima edizione dedicata alle aziende del vino focalizzate sull’accoglienza per lo sviluppo dell’enoturismo. La sua forza, come detto, è la posizione. Vicino al mare sorge il parco archeologico di Sibari, culla della civiltà degli Enotri. A 1,5 km in linea d’aria dalla tenuta si trova l’antica Torre Mordillo, che oggi entra pienamente nell’offerta di accoglienza in azienda, come ci racconta Emilia. “Organizziamo per gli ospiti una passeggiata in bici dalla struttura fino alla torre. Al rientro, facciamo trovare una colazione al sacco da consumare sui tavolini apparecchiati o anche direttamente nelle balle di fieno per un’esperienza ancora più ‘vera’ e rilassante. In alternativa, cerchiamo di coinvolgere alcuni produttori locali per abbinare i nostri vini ai loro formaggi: a volte, se può, viene da noi un casaro che prepara davanti agli occhi dei visitatori le mozzarelle e le caciotte. Ed è uno spettacolo”. Il tutto per un prezzo assolutamente accessibile: 25 euro a persona, su prenotazione telefonica, senza limiti di tempo. Se il tasting risulta particolarmente rilassante, il visitatore può dedicarsi a un dolce sonno sopra le balle di fieno.

Rosato con vista mar Ionio

I MOMENTI MIGLIORI

Il periodo migliore per visitare Poderi Greco Wines? Giuseppe non ha dubbi: “Settembre/ottobre, quando i turisti possono vedere tutta l’anima che ci mettiamo in corso di vendemmia, con la raccolta rigorosamente a mano e con le operazioni di vinificazione in pieno corso. Quest’azienda è certificata bio fin dall’apertura. È il frutto di una storia di famiglia: mio nonno aveva iniziato a lavorare la vigna, mio padre Ettore ci ha creduto e ha potenziato l’attività, poi con mio cognato Pierpaolo abbiamo acquistato i terreni circostanti e da seminativo li abbiamo convertiti a vigneto. Oggi abbiamo cinque ettari di vigna e poi, tutt’intorno, oliveti e agrumeti”. I mesi autunnali e primaverili sono ideali anche per visitare i parchi archeologici e per fare attività di rafting lungo il corso del fiume Lao. D’estate il clima è diverso, ma di giorno c’è il mare a portata di mano e volendo si può trovare refrigerio tra le vette del Pollino o della Sila. Da visitare, inoltre, ci sono i luoghi della comunità Arbëreshë, gli albanesi di Calabria che parlano una loro lingua e, nelle occasioni di festa, indossano i costumi tradizionali.

I proprietari in vigna con i figli

IN ARRIVO UN CASALE

Il sogno di Giuseppe dovrebbe diventare realtà. La tenuta ospita infatti un casale che sarà dedicato all’accoglienza. “Tutto è pronto, ci manca solo il via libera a livello burocratico. Vogliamo dare la possibilità, a chi ama la Calabria, di poter soggiornare e pernottare tra i nostri vigneti”. Non resta che attendere l’inagurazione e contattare l’azienda per bloccare le camere.