Firenze, Vigna Michelangelo prepara l’apertura al pubblico

di Andrea Guolo

Il vigneto urbano gestito dall’azienda agricola Donne Fittipaldi ha compiuto il primo anno di vita e studia l’accoglienza di scolaresche e wine lovers

Nel punto panoramico più bello di Firenze ci sono 700 piante di vite che daranno presto un vino. E accoglieranno i wine lovers e le scolaresche per organizzare visite e situazioni conviviali all’aperto, tra le vigne, con l’Arno e la cupola del Brunelleschi sullo sfondo. Ha compiuto un anno il progetto di Vigna Michelangelo, la prima vigna urbana contemporanea di Firenze, gestita dall’azienda agricola Donne Fittipaldi di Bolgheri, presieduta da Maria Fittipaldi Menarini e avviata per iniziativa sua e delle figlie Carlotta, Giulia, Serena e Valentina. La ricorrenza è stata l’occasione per presentare agli invitati e alla stampa la meravigliosa realizzazione e per anticipare qualche progetto futuro, come ha fatto con italianwinetour.info proprio l’ideatrice Maria Fittipaldi Menarini.

Questa dimora – racconta – era il gioiello di mio padre. Ci ho messo tanti anni per concretizzare la mia volontà di dar vita a qualcosa di unico in questo luogo, e credo che niente sia più fantastico che far crescere dei frutti dalla terra di una casa tanto amata”. Il progetto, partito nel 2021, fu presentato l’anno successivo e concepito come elemento in grado di ricomporre l’insieme di patrimonio rurale, storico e paesaggistico tipico di una comunità urbana ancora lontana dall’industrializzazione. Le settecento viti sono suddivise tra Sangiovese (300), Canaiolo (150), Foglia Tonda (100), Pugnitello (100) e Colorino della Val d’Arno (50). La prima vendemmia prevista sarà quella del 2027, quindi non sono previsti “assaggi” da qui al 2028. Ci vorrà un po’ di pazienza, e le bottiglie (se ne prevedono circa 700, una per pianta) saranno vendute tramite aste con finalità benefiche di sostegno sociale. Ma ci sono altre novità in arrivo, perché Maria Fittipaldi Menarini ha tutta l’intenzione di aprire la vigna urbana di Firenze ai wine lovers e soprattutto alle scolaresche.

La prima cosa che l’assessore mi ha chiesto è stato di pensare alle visite dei ragazzi delle scuole, ed è quel che faremo. La vigna urbana sarà assolutamente visitabile e metteremo anche un paio di botti per fare il vino e per raccontare le tecniche di vinificazione”, ha precisato la proprietaria. E c’è dell’altro. “Ci organizzeremo anche per i tasting in loco. Lo spazio che vorremmo attrezzare è quello dove si trovano le viti. Naturalmente sarà uno spazio all’aria aperta, pensato per la bella stagione, degustando il vino e ammirando la città. Nulla di troppo strutturato, qualcosa di carino e di campestre”.

Vigna Michelangelo fa già parte dell’Urban Vineyards Association presieduta dall’italiano Nicola Purrello, associazione che si estende su 10 Paesi in 4 continenti, per un totale di 21 vigneti urbani, da Venezia a Parigi, da Londra a Los Angeles, fino a Brasilia e Melbourne.

La famiglia Fittipaldi Menarini

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