Castello di Grumello, è in arrivo il wine resort

di Andrea Guolo

Nella dimora storica della Valcalepio, la famiglia Gotti prepara i nuovi investimenti: le suites, la cantina ipogea e una serie di acquisizioni di poderi circostanti, destinati ad agriturismo

Castello di Grumello è più di una semplice cantina: è una vera e propria destinazione turistica nel cuore della Valcalepio, acquistata nel 2022 da Angelo Gotti, imprenditore del settore protezioni sportive (è proprietario di Kask, azienda che lega la propria fama ai caschi per l’equitazione e il ciclismo) e il cui paesaggio è dominato dalla dimora storica risalente all’anno Mille. Un punto di attrazione che, come ci racconta il direttore della società, Stefano Lorenzi: “Ha intercettato la domanda turistica lavorando molto sull’incoming ma senza pubblicizzarsi troppo. È bastato lasciar aperti i cancelli e le persone hanno iniziato a salire per visitare il castello e la tenuta. Oggi la voce delle vendite dirette ha assunto un peso rilevante nei nostri conti. La proprietà è consapevole che il futuro del castello è legato soprattutto all’accoglienza e all’enoturismo”.

TANTI INVESTIMENTI IN ATTO

Ed è per questo che nella strategia della famiglia Gotti e di Castello di Grumello si sono inseriti gli investimenti, come il wine resort in arrivo da qui a qualche anno. “Si parla di 6-8 camere, a seconda di quel che la Sovrintendenza ci consentirà di realizzare all’interno della proprietà”, ha specificato Lorenzi. Queste soluzioni saranno un polo di attrazione sia per chi vuole provare l’esperienza enoturistica in azienda, sia per i visitatori di passaggio nel territorio che vanta, tra i suoi plus, la vicinanza a Milano e l’aeroporto di Orio al Serio a soli 20 km di distanza, ma anche la prossimità con il lago d’Iseo e il rapido accesso dall’autostrada Milano-Venezia. Oltre al wine resort, sono in previsione di realizzazione la nuova cantina ipogea, che determinerà la trasformazione della cantina attuale a barricaia, e diverse acquisizioni di poderi che verranno destinati ad agriturismo e b&b con un forte legame all’agricoltura. Oltre al vino, da quest’anno Castello di Grumello produce olio extravergine di oliva, ma anche limoni e arance non trattate e utilizzate per l’estrazione degli oli essenziali. “Inoltre – ha aggiunto Lorenzi – laddove c’era il fossato del castello verrà creato l’orto aziendale. Infine, è stato acquistato un podere affacciato sul lago d’Iseo, con un panorama spettacolare, per potenziare l’offerta di ospitalità”. Un’altra acquisizione sta per essere definita in val Pontida, dove oggi Castello di Grumello dispone di 1,5 ettari di terreno vitato a Chardonnay, le cui uve diventano la base per lo spumante metodo classico.

La dimora del Castello

TRA VINI ROSSI E BIANCHI

Il progetto per la cantina nuova è stato affidato ad Acme Studio, con sede a Verona, che ha già firmato diverse cantine di design, tra cui Zýmēa Mattonara (Verona) e Pieropan a Soave. Qui verranno realizzati i vini di Castello di Grumello, tra i quali spicca il Colle Calvario, le cui uve sono coltivate nell’omonimo vigneto situato sulla collina di Grumello del Monte. La tenuta I possedimenti della tenuta si estendono per 35 ettari, 15 dei quali a vigneto. Predominano i vitigni a bacca rossa, con Cabernet Sauvignon in testa – è l’azienda che ne ha di più in Valcalepio – e Merlot. A completare la parte dei rossi ci sono un ettaro di Moscato di Scanzo e mezzo ettaro del vitigno rosso autoctono Merera. La parte restante è dedicata ai bianchi con Chardonnay e Pinot Grigio – le due uve che costituiscono il blend del VB Valcalepio Doc bianco – e quasi un ettaro dedicato a due vitigni resistenti Bronner e Johanniter. La capacità produttiva dell’azienda Tenuta Castello di Grumello è di circa 70 mila bottiglie all’anno. I vini, tutti prodotti con uve proprie e vinificati con la consulenza dell’enologo Paolo Zadra, fermentano e maturano nella cantina del Castello, sotto le cui volte secolari convivono moderni impianti di fermentazione e botti in legni pregiati.

I TOUR DEL CASTELLO

L’offerta enoturistica prevede cinque tipologie diverse di tour. Si parte dal tour classico, proposto a 25 euro, che prevede la visita guidata a tenuta, giardino e degustazione delle etichette classiche del castello. E poi si sale con il tour prestige, il trekking in vigna, l’esperienza bike & wine e il più rilassante aperitivo in giardino. La formula da non perdere? “Quella Prestige – replica Stefano Lorenzi – perché dà la possibilità di effettuare la visita completa del Castello e di assaggiare i cinque vini rappresentativi dell’azienda, chiudendo con un calice di Colle Calvario che è il vino-icona della Valcalepio, il vino dei bergamaschi, quello che si compra quando nasce un figlio per poi tenere l’annata in cantina”. Ma anche la formula bike & wine, 4 ore alla scoperta della Valcalepio, ha il suo fascino. Tutte le esperienze sono prenotabili online.