Tenuta di Artimino punta sulle esperienze con bici, trekking e spa

di Andrea Guolo

Bagno in tinozza per due, percorsi tra le vigne e altre offerte suggestive a due passi da Firenze, ammirando una delle più importanti ville medicee.

Una villa medicea, tra le più incantevoli del territorio toscano, circondata dai vigneti e situata in posizione strategica, quasi a vista d’Arno, nelle colline tra Prato e Firenze dove si produce il Carmignano. Tenuta di Artimino è comoda da raggiungere e offre, senza percorrere troppa strada, una visione d’insieme della Toscana: natura, arte, storia, grandi vini, olio e ospitalità. Come ci sono arrivato? In bicicletta, partendo dall’Appennino bolognese (Porretta Terme), percorrendo la dolce salita lungo il Reno che porta al valico pistoiese, quindi lanciandomi in una discesa da brivido fino a Pistoia centro e da lì proseguendo attraverso la strada dei vivai. Quando tutto ormai sembrava finito e risolto facilmente, ecco la salita che taglia le gambe, fino alla tenuta.

È stata dura, ma ne è valsa la pena. Tutta la fatica è svanita alla vista del gioiello principale di questa proprietà dalla storia importante e travagliata: Villa La Ferdinanda, patrimonio Unesco, fondata alla fine del Cinquecento e oggi al suo massimo splendore, incanta i visitatori così come probabilmente dovette incantare il Galilei che nel 1608 venne qui per insegnare matematica a Cosimo de ‘Medici, figlio del granduca Ferdinando a cui si deve la costruzione del complesso nel quale sono ottimamente conservati gli affreschi realizzati da Domenico Cresti detto il Passignano e da Bernardino Poccetti.

La formula Bike&Wine nella Tenuta

FORMULE ACTIVE

La storia e l’arte non sono la principale ragione del vostro viaggio? Beh, c’è il vino… E poi c’è una piscina di dimensioni ragguardevoli. Ma l’esperienza più emozionante e instagrammabile che si possa probabilmente fare alla Tenuta di Artimino è il bagno in tinozza per due, inserito all’interno dei programmi della Wine Therapy presso la spa della Tenuta: le proprietà “detox” del vino sono utilizzate per combattere i segni del tempo. E il bagno in tinozza è l’offerta che spicca per particolarità: perché nella tinozza, insieme all’acqua, ci sono i prodotti a base di vinacce e altre componenti dell’uva, ricche di sostanze di bellezza. Da provare, con un calice di vino in degustazione.

L’offerta complessiva si compone di: pernottamento, spa, ristorazione, visite alla villa e tante diverse formule ideate dalla proprietà. C’è la Bike&Wine Experience, che si snoda attraverso strade di campagna, vigneti e oliveti, alla scoperta degli scorci più suggestivi della Tenuta, all’interno dei suoi 700 ettari di cui 70 di vigneto, e durante il percorso è prevista la sosta in cantina con visita alla barriccaia con l’enologo e poi con la degustazione di 3 vini. E c’è la Wine Experience: visita guidata alla cantina e sessione di tasting con il sommelier della Tenuta per ripercorrere la storia della famiglia Medici e scoprire i vini tipici dell’area del Carmignano docg, di cui Tenuta di Artimino è una vera e propria portabandiera.

Piatti e vini della tenuta

I PIANI DELLA PROPRIETÀ

La proprietà della Tenuta è della famiglia Olmo, che con la bicicletta ha un rapporto speciale. Giuseppe Olmo, detto Gepin, prima di diventare imprenditore fu un ciclista coi fiocchi, tanto da stabilire il record dell’ora nel 1935 al Vigorelli e da vincere due Milano San Remo e venti tappe del Giro d’Italia. Terminata la carriera di ciclista, iniziò quella di imprenditore, sempre nelle biciclette, fondando il Gruppo Olmo, che nasce come azienda di biciclette per poi virare nella produzione di poliuretano espanso. Negli anni Ottanta acquisisce la Tenuta e da allora non ha più smesso di investire.

Ora – racconta Annabella Pascale, ceo di Tenuta di Artimino e nipote del fondatore – ci stiamo concentrando sull’offerta di nuove esperienze, perché lo spazio si presta e perché la parte enoturistica è funzionale al successo dei nostri vini: il vino vende il turismo e turismo vende il vino. In particolare, abbiamo visto quanto sia vincente abbinare il turismo alle attività da svolgere all’aria aperta, dai percorsi trekking tra le vigne allo yoga outdoor, dalla bicicletta alla spa aperta tutto l’anno per lavorare sul turismo di prossimità”. Ottimo anche il riscontro per la formula denominata “Chic nic”: si tratta di un pic nic privato, per 10 persone al massimo, organizzato in cima alla collina di fronte al borgo, nel giardino della Villa Medicea Patrimonio dell’Umanità Unesco, con i piatti del ristorante della tenuta e i vini della cantina in abbinamento, serviti da un un personal sommelier.

I futuri investimenti? “Vorremmo aprire un secondo ristorante, con la formula trattoria oppure pizzeria, e rinnovare gli appartamenti presenti nel borgo di Artimino. L’obiettivo resta quello di lavorare a 360 gradi sul concetto di esperienza, che oggi è la formula vincente per questo tipo di turismo” conclude Pascale.

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