In Chianti Classico, la tenuta della famiglia Frank aprirà da maggio una soluzione abitativa di lusso raffinato tra i suoi vigneti. Si chiama Capanna e sarà affittabile per un periodo minimo settimanale
Esistono molte ragioni per visitare Riecine. I suoi vini, principale attrazione, non sono certo l’unico motivo che ci ha spinto a salire a Gaiole, in Chianti Classico, in una giornata di magica luce invernale. Cerchiamo di riassumere, in maniera sintetica, tutte queste motivazioni.
PRIMO: I VINI
Otto etichette, con le uve Sangiovese (Chianti Classico, Ça va sans dire) protagoniste dell’offerta. Il nome Riecine è presente nel Chianti Classico docg e nella Riserva, mentre la Gran Selezione prende il nome della vigna di origine, Vigna Gittori. Il filo conduttore dell’interpretazione di Riecine dei tre vini rappresentativi della denominazione è l’uvaggio 100% Sangiovese, che pone l’azienda tra le protagoniste di un trend destinato a invertire le scelte territoriali del passato. Altro aspetto significativo: l’età dei vigneti, che arriva fino ai 55 anni del Palmina da cui si ottengono le uve destinate all’igt Riecine di Riecine, anch’esso Sangiovese in purezza. Completano l’offerta dei rossi l’igt La Gioia e il Merlot in purezza Tre Sette. Senza dimenticare, naturalmente, il rosé Palmina, anch’esso da uve Sangiovese, e il Bianco di Riecine (base Trebbiano).
SECONDO: L’ARTE
Una piacevole sorpresa attende il visitatore che arriva a Riecine. La cantina è una di quelle da effetto wow, ma il wow non è solo nell’architettura e nel prodotto. C’è anche l’arte, nelle opere di Zed1, all’anagrafe Marco Burresi, street artist fiorentino che, come racconta il dg ed enologo di Riecine, Alessandro Campatelli: “Era venuto qui da noi con l’idea di fare una singola opera e poi, invece, si è lasciato prendere la mano…”. Il risultato è un vero e proprio ciclo di “affreschi” in cantina. Si tratta della storia di due acini, dalla nascita alla loro unione, rappresentando così il processo di creazione del vino. Tra le altre opere presenti, la più fotografata è certamente quella presente davanti all’ingresso della cantina, che rappresenta uno strumento quantomai necessario in azienda: l’apribottiglie.
TERZO: L’ACCOGLIENZA
A Riecine si può soggiornare, e l’anno 2022 vede un bel salto di qualità in termini di offerta per l’azienda. Alla prima abitazione già disponibile, inaugurata nel 2014 dopo la ristrutturazione della cantina e situata sopra la barricaia, si aggiunge infatti la soluzione dell’appartamento Capanna. Una definizione, quella di appartamento, che suona riduttiva: si tratta infatti di una vera e propria private villa con piscina riservata a chi vi alloggia. In realtà, la villa è divisa in due ma i vicini non ci sono, perché l’altra parte è di utilizzo esclusivo della famiglia russa Frank, proprietaria dal 2012 della tenuta che fu fondata nel 1975 da John Dunkley. All’interno, arredato in stile country-chic, troviamo una sala con cucina a vista, camera da letto, bagno e un’ampia parte esterna con vista panoramica e piscina di utilizzo esclusivo. “Sarà disponibile da maggio e abbiamo già delle prenotazioni” racconta il dg Campatelli. Il nome Capanna deriva dalla sua antica funzione di rimessa attrezzi utilizzati per gli animali. I prezzi? Dai 2 ai 4mila euro a settimana. La vendita è stata affidata in esclusiva da Riecine all’agenzia To Tuscany, specializzata nell’affitto di ville nel territorio regionale e che gestisce anche l’altro appartamento (1.600-2.600 euro a settimana) presente nella proprietà della tenuta. Le prenotazioni possono comunque essere richieste direttamente in azienda.
L’interno
QUARTO: LE ESPERIENZE
Oltre al soggiorno e alla tintarella chiantigiana da godersi a bordo piscina, ci sono varie possibilità offerte da Riecine in termini di wine experience. Quali? La degustazione è compresa nel costo di pernottamento, assieme al cosiddetto “pacchetto di benvenuto” che comprende: una bottiglia di Chianti Classico docg o di rosé Palmina, una bottiglia di olio extravergine di oliva e la visita in cantina ammirando il ciclo di murales di Zed1. Per chi non soggiorna ma si trova di passaggio, l’azienda è visitabile a pagamento con tre differenti formule di tasting: Preludio (tre vini: Palmina Rosè, Chianti Classico, La Gioia) a 25 euro, Ouverture (Palmina, Chianti Classico, Riserva, La Gioia, Tre Sette) a 40 euro e l’esperienza completa Sinfonia a 70 euro. È presente il wine shop dove si possono acquistare tutti i vini prodotti da Riecine. C’è infine lo shop online dove si possono acquistare i vini e, in prospettiva, anche prenotare i soggiorni attraverso To Tuscany. Riecine sin appoggia a un noleggiatore di e-bike della vicina Gaiole in Chianti per dare ai propri visitatori la possibilità di percorrere le strade “eroiche” della denominazione con una bicicletta a pedalata assistita.
DOVE CENARE
Per gruppi di almeno dieci persone, è possibile organizzare la cena direttamente in cantina o wine shop: Riecine è attrezzata per accogliere gruppi e collabora con chef locali, preparando piatti del territorio. Si organizzano inoltre cooking class. Per i piccoli gruppi, esistono molte possibilità per provare in zona la vera cucina chiantigiana: in particolare, il ristorante di Badia a Coltibuono, che è storicamente legata a Riecine perché la tenuta, un tempo, era parte della proprietà della Badia: John Dunkley acquistò Riecine nel 1971, con la moglie Palmina Abbagnano, direttamente dalla Badia. Per i palati più esigenti, c’è anche un ristorante stellato Michelin: si tratta di Castello di Spaltenna, all’interno dell’omonimo e celebre resort.