Beach volley e shiatsu in un antico borgo del Chianti Classico

di Andrea Guolo

Quercia al Poggio offre dieci appartamenti in uno dei primi agriturismi sorti nelle colline chiantigiane, dove si producono vino docg e olio. E in futuro arriverà la spa

Per Michela e Vittorio Rossi, questo è innanzitutto un luogo d’amore. Perché a Quercia al Poggio, azienda agrituristica e vitivinicola di loro proprietà, Michela e Vittorio sono convolati a giuste nozze, celebrate nella chiesetta del villaggio.

CASALI RURAL CHIC

In antichità era un monastero, poi trasformato in un borgo di contadini: fino al secondo dopoguerra ci vivevano 60 persone e costituivano una comunità completamente indipendente, con le stalle, la falegnameria, il panificio, il carbonaio che si prodigava per trasformare il legname in carbone. “Qui la corrente elettrica è arrivata nel 1962 – ci raccontano – e all’epoca nelle case non c’era ancora l’acqua potabile: gli abitanti del borgo l’attingevano dalle fonti o dal laghetto che si trova giù in fondo” ci raccontano. C’è tanto da fare in azienda: Vittorio è alle prese con gli assaggi dei nuovi vini, Michela segue i lavori di ristrutturazione che non mancano mai, perché la proprietà è di dimensioni importanti. Le case dei contadini oggi sono appartamenti di collina, presi d’assalto durante la bella stagione da tanti stranieri (e con la pandemia sempre più dagli italiani) sensibili al fascino del Chianti Classico. Siamo a Barberino Tavarnelle, versante ovest della denominazione, a poca distanza dalla superstrada per Siena.

Ingresso di Quercia al Poggio

IL RECUPERO DELLA CANTINA

Quercia al Poggio, anzi Fattoria Quercia al Poggio, è stato uno dei primi agriturismi sorti nel territorio del Gallo Nero. “La cultura agrituristica – raccontano i proprietari – è emersa a partire dagli anni Ottanta, con l’arrivo degli stranieri che amavano la vita rurale e iniziarono perciò a recuperare i vecchi casali abbandonati. I tedeschi, in particolare, hanno avuto un ruolo determinante nel rilancio del Chianti Classico come destinazione turistica. E poi c’era il vino, che qui viene prodotto dal 1969”. I precedenti proprietari furono milanesi e svizzeri, ed ebbero le giuste intuizioni: realizzarono la piscina all’aperto, il campo da tennis e i primi appartamenti. Quando arrivarono Michela e Vittorio, una parte consistente di quel che oggi si trova a Quercia al Poggio era già stata realizzata, ma la loro impressione fu quella di un luogo un tantino trascurato… “Le galline della fattoria si dissetavano con l’acqua della piscina” ricordano. E il vino? Lo si vendeva soltanto sfuso. I coniugi Rossi si sono dedicati anima e corpo alla fattoria e hanno completamente restaurato la cantina, dove oggi prendono corpo cinque etichette: Chianti Classico, Riserva, Gran Selezione, l’igt Canto della Pieve (Ciliegiolo in purezza) e il Vinsanto. E intanto è continuata l’opera di recupero del patrimonio immobiliare…

I vini di Quercia al Poggio

LA SABBIA DEL PO

Oggi Quercia al Poggio offre dieci appartamenti, ciascuno indipendente e arredato con gusto ma nel rispetto dello stile di campagna. Le soluzioni partono da due fino a sei posti letto, con cucina, sala da pranzo e tutto quel che serve per godersi la frescura delle serate estive senza dover necessariamente andare al ristorante per la cena. Ci sono due piscine, il campo da tennis, la novità 2021 del campo da beach volley (“La sabbia arriva dal Po” ci dicono), un negozio all’interno del bordo dove si possono acquistare il vino e l’olio prodotti nella tenuta, il miele di San Casciano, la pasta di grano antico coltivato nella vicina Montespertoli, un campo da bocce. E più giù si trova il laghetto che era l’antica fonte dei contadini. C’è già abbastanza? Parrebbe di sì, ma in realtà non mancano i nuovi progetti in cantiere…

Una delle due piscine dell’agriturismo

SPA IN VISTA

Al di là degli appartamenti in fase di rinnovo, Michela, un po’ capocantiere e un po’ architetto, tiene sempre sotto controllo il recupero in corso dell’antico allevamento dei maiali. “Ne ricaveremo una cucina di servizio, un appartamento per due persone e una serie di camere con bagno, a integrare l’offerta oggi basata esclusivamente su appartamenti. Poi trasformeremo l’attuale zona dedicata ai giochi (ping pong e calcetto) in una spa, soluzione ideale per allungare la stagione turistica con l’offerta di trattamenti di benessere” racconta. Ma c’è un tempo per il benessere e un tempo per il gusto… Direttamente dal sito, è possibile prenotare una delle tre formule di degustazione offerte da Quercia al Poggio: si parte da 20 euro a persona per la formula “Classico” (Chianti Classico, la Riserva, il Vinsanto con cantucci e la fettunta) per arrivare fino ai 42 euro della formula light lunch “A Tavola” con tre vini più Vinsanto. E le esperienze? Corsi di cucina, massaggio shiatsu tra i vigneti, serate barbecue, serate pizza, porchetta party e molto altro. Per gli amanti della bicicletta o della e-bike c’è davvero tanto da fare, su strada o lungo i sentieri con la mountain bike, disponibili su prenotazione.

Veduta dalla fattoria

A TAVOLA CON LA REGINA D’OLANDA

I ristoranti dove provare la cucina chiantigiana non mancano… Due consigli? Il primo si trova a San Donato in Poggio ed è la Locanda di Pietracupa, dove abbiamo provato degli eccellenti tortelli di pere e pecorino con salsa di barbabietola e semi di papavero, ma qui si viene anche e soprattutto per la carne, dalla Fiorentina alla tagliata con bacche di ginepro. Il secondo, a San Donato, è l’Antica Trattoria La Toppa, ottimamente frequentato… come da testimonianza di Michela e Vittorio, che ci raccontano: “Qualche tempo fa, consigliammo a un gruppo di nostri ospiti olandesi di andare a cena lì. Tornarono contenti e stupiti per un incontro a dir poco inaspettato: al tavolo accanto, trovarono seduta la loro sovrana, la regina Beatrice, cliente affezionata de La Toppa”.

Vittorio e Michela Rossi

A VEDER LE STELLE…

Un posto da visitare che non vi aspettereste in Chianti Classico? Lo abbiamo. È l’osservatorio polifunzionale, si trova poco lontano da Quercia al Poggio e ha in dotazione un telescopio Marcon da 80 cm di specchio primario, uno dei più grandi d’Italia e il numero uno della Toscana. C’è da dire che in Chianti le stelle brillano, nelle serate estive, anche senza telescopio, perché siamo in una zona davvero buia, ma con questo l’esperienza è assicurata. In particolare, l’osservatorio offre la possibilità di organizzare visite di gruppo con un docente universitario che vi racconta tutte le stelle dell’universo. Ed è anche location adatta per organizzare cerimonie ed eventi privati.

Saturno visto dall’osservatorio di San Donato in Poggio

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