A Valdobbiadene nasce Casa Valdo. “Sei suite tra le vigne-biblioteca del Prosecco”

di Andrea Guolo

Pierluigi Bolla racconta in esclusiva a italianwinetour.info il nuovo progetto di hospitality che aprirà le porte per il prossimo Vinitaly. “Il futuro è l’enoturismo”

Sei suite nel centro di Valdobbiadene con vista sui vigneti storici del Prosecco docg. Valdo investe nell’enoturismo con la realizzazione di Casa Valdo, che rappresenta il debutto della storica casa spumantistica (fondata nel 1926) nell’ambito dell’accoglienza. L’apertura è stata fissata per il prossimo aprile, in contemporanea con Vinitaly. A raccontarlo, in quest’intervista esclusiva concessa a italianwinetour.info, è il presidente dell’azienda, Pierluigi Bolla, in occasione della presentazione a Milano Wine Week di un’assoluta novità: Amor Soli, Valdobbiadene docg ottenuto da uve coltivate con metodo biologico.

Pierluigi Bolla, presidente di Valdo Spumanti

Come nasce Casa Valdo?

Nel centro di Valdobbiadene disponiamo di una proprietà di circa 1,5 ettari, all’interno della quale si trova un vecchio casolare tipico della campagna collinare del Prosecco. Lo stiamo ristrutturando per realizzare sei suite destinate in parte a foresteria per accogliere i nostri clienti e in parte per dare la possibilità a tutti coloro che amano il nostro territorio di poter pernottare in un luogo davvero unico. In quei terreni abbiamo creato, infatti, la nostra “biblioteca del Prosecco”.

Di cosa si tratta?

Stiamo parlando di Tenuta Pradase, dove abbiamo iniziato a coltivare tutti i cloni storici del Prosecco, dal Verdiso alla Bianchetta alla Perera, fino ai vecchi cloni di Glera che ormai non si trovano più nella nostra denominazione. Oggi disponiamo di tutta una serie di filari che rappresentano la storia dell’uva con cui si produce il Prosecco superiore di Conegliano e Valdobbiadene. E con queste uve produciamo il nostro Pradase metodo classico 24 mesi con fermentazione in bottiglia, 70% Glera e 30% con uve provenienti proprio dai vecchi vigneti che presentano una qualità particolarmente spiccata al termine di ogni singola vendemmia. Pertanto, la biblioteca del Prosecco si trova nella vigna e non è composta da libri, ma da vigneti storici.

La nuova cantina di Valdo tra le colline del Prosecco Superiore

Come utilizzerete Casa Valdo?

L’idea originaria era quella di creare una foresteria per i nostri clienti. Poi ci siamo resi conto che avremmo potuto dare un’opportunità ai winelovers, amanti delle nostre colline patrimonio Unesco e del Prosecco Superiore docg, di disporre di un punto di riferimento per visitare il territorio e svolgere attività come tour in bicicletta, trekking tra i vigneti, climbing, parapendio. Avremo a disposizione una cucina attrezzata per organizzare corsi per la preparazione di ricette tipiche locali, cercando di puntare sul legame tra il Prosecco e la gastronomia del nostro territorio. Organizzeremo inoltre cene ad hoc, senza però arrivare all’apertura di un ristorante vero e proprio.

Questo progetto segna il primo passo di Valdo nell’ambito dell’accoglienza. Quali sono le potenzialità di Valdobbiadene nell’enoturismo?

La rinomanza derivata dall’inserimento delle nostre colline nella lista del Patrimonio Mondiale come paesaggio culturale apre sicuramente delle opportunità per l’accoglienza. Negli ultimi vent’anni, si è sviluppata nel territorio una solida e importante cultura imprenditoriale legata al Prosecco. Nei prossimi dieci anni, dovremo sviluppare una cultura altrettanto solida e importante nell’ambito dell’accoglienza, incamerando quelle competenze specifiche necessarie per diventare imprenditori del turismo. Non siamo all’anno zero, ma c’è molto da fare.

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