A #Cantiereturismo si discute di turismo lento

di redazione
Ampio e qualificato dibattito tra gli operatori della Costa Toscana sul futuro post pandemico del turismo di prossimità.

Ampio e qualificato dibattito tra gli operatori della Costa Toscana sul futuro post pandemico del turismo di prossimità.

Nel corso del recente webinar “#cantiereturismo. Focus Turismo Lento”, si è discusso del valore del turismo lento alla luce dei timidi segnali di ripresa del comparto e dell’affermarsi di nuovi modelli di business imposti dalla pandemia. Tanti e qualificati gli interventi, sintetizzabili con le parole di Umberto Paoletti, direttore generale di Confindustria Livorno e Massa Carrara “Il valore della proposta che emerge dal webinar è quello di provare a “trasformare” un limite, cioè la mancata presenza della clientela straniera in Italia a causa della pandemia, in un’opportunità per le aziende del territorio, dimostrando che si può puntare sul turismo cosiddetto di prossimità”.

A lui ha fatto eco la presidente di Federturismo Confindustria Marina LalliLa pandemia ha contribuito a cambiare il paradigma del viaggio. Quello che ci aspetta sarà un turismo di prossimità, legato non solo alle visite dei borghi, alla cultura, alle tipicità enogastronomiche, alla mobilità dolce e sostenibile ma che privilegerà il turismo lento. Un modo di viaggiare più consapevole e sostenibile che contribuirà alla valorizzazione dei territori meno conosciuti del nostro Paese e al rilancio delle economie locali. Sarà un’occasione per tutti noi per valorizzare quelle località che, per quanto vicine e spesso meravigliose, non hanno finora goduto dell’attenzione che meritavano e per lavorare tutti insieme alla promozione di quell’Italia meno nota ma così ricca ed autentica”.

“Dopo un anno complesso, finalmente torna la possibilità di viaggiare e di vivere le emozioni che i nostri territori sanno offrire – sottolinea a sua volta Albiera Antinori, presidente del Gruppo Vini di Federvini e del Consorzio Bolgheri Sassicaia -. Le bellezze artistiche e paesaggistiche abbinate alla degustazione dei vini e dei sapori tipici, costituiscono un patrimonio unico ed inimitabile. La ripresa dell’enoturismo va di pari passo con il graduale ritorno alla socialità e alla possibilità di accogliere i visitatori: la zona di Bolgheri nell’ultimo periodo ha saputo promuovere ed esaltare le proprie peculiarità e sempre più diventerà un polo di attrazione di turisti appassionati e curiosi di scoprire un territorio di dimensioni contenute ma dalla ricchezza vinicola straordinaria”

“L’iniziativa di oggi dimostra che in un territorio le sinergie tra realtà che si occupano di turismo sono una grande opportunità di sviluppo per tutti gli attori in causa e, in un quadro ancora più ampio, è possibile che tali dinamiche attivino attrattori meno scontati anche e soprattutto allo sguardo del mercato internazionale che costituisce oltre il 50% della nostra domanda. Un moltiplicatore di possibilità, capace di innescare il desiderio di un viaggio in Italia anche in un periodo di bassa stagione. Per il settore alberghiero la collaborazione con gli importanti partner del territorio toscano è certamente un richiamo importante per richiamare flussi turistici provenienti dall’estero certamente sensibili al pregio dei prodotti vinicoli locali e a quanto di bello e buono siamo capaci di offrire”, dichiara infine la vicepresidente di Confindustria Alberghi, Maria Carmela Colaiacovo.