Toscana, accordo per l’enoturismo tra Ais e Mtv

di Andrea Guolo

Le cantine del Movimento Turismo del Vino Toscana e i professionisti dell’Associazione italiana sommelier Toscana insieme per la valorizzazione del vino e l’accoglienza in cantina

Patto per l’enoturismo tra Associazione italiana sommelier Toscana e Movimento Turismo del Vino Toscana. Il 5 dicembre, in occasione di Eccellenza di Toscana, le due realtà hanno siglato un accordo alla Stazione Leopolda di Firenze, nella previsione di una serie di attività volte alla promozione della cultura del vino. A firmare l’accordo sono stati il presidente di Ait Toscana, Cristiano Cini, e la numero uno di Mtv Toscana, Emanuela Tamburini.

Nello specifico, l’accordo prevede una collaborazione su vari progetti finalizzati alla diffusione della cultura dell’enoturismo, alle visite in cantina, in modo da poter contribuire alla conoscenza più approfondita del mondo vitivinicolo. L’accordo di collaborazione tra le due associazioni si articolerà in attività di visibilità reciproca, trattamenti economici di favore per gli associati Ais nelle cantine Mtv Toscana e la realizzazione di un progetto didattico per le delegazioni Ais con giornate di formazione con wine tour all’interno di una o più cantine, con organizzazione a cura di Ais Toscana.

Da sempre – ha dichiarato Emanuela Tamburini – le due realtà collaborano, finalmente un documento che ufficializza il lavoro di intenti che in questi anni le due associazioni hanno portato avanti. In particolare l’obiettivo è quello di rimarcare le attività di didattica e approfondimento su un tema caro a entrambi, la cultura del vino toscano”.

Il vino è cultura – ha confermato Cristiano Cini – e i nostri sommelier raccontano il vino non soltanto attraverso i suoi aspetti organolettici, ma anche le storie dei produttori e dei territori di origine, contribuendo a creare talvolta occasioni di enoturismo. Il ruolo del sommelier acquista un’importanza strategica perché diventa l’anello di congiunzione tra produttore e consumatore affinché quest’ultimo possa scegliere consapevolmente, ma anche perché grazie al loro racconto possono contribuire allo sviluppo di economie territoriali. Pertanto per noi diventa naturale lavorare insieme per perseguire obiettivi comuni con il Movimento Turismo del Vino».

 

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