A Strevi, con i vini di Marenco e i dolci di Chiodo

di Giovanna Moldenhauer

A poca distanza da Acqui Terme (Alessandria) le proposte di una cantina familiare vocata all’enoturismo e quelle di una pasticceria famosa per il torrone.

La cantina famigliare Marenco, con sede a Strevi e a breve distanza da Acqui Terme, la città termale fondata dai Romani, è stata creata nel 1925 dopo l’acquisto di un primo vigneto nel cuore della Valle Bagnario, a cui ne sono seguiti altri sino agli attuali 70 ettari, coltivati tuttora dalla famiglia con la sensibilità di un tempo e una costante attenzione per l’agricoltura sostenibile.

Marenco propone a tutti gli enoturisti un fitto e variegato ventaglio di proposte alla scoperta del loro territorio ancora poco conosciuto e da valorizzare che spaziano da diverse proposte dall’assaggio all’approfondimento di un particolare vitigno, a differenti proposte tra le visite in cantina e in vigna, sino a picnic a tema: da gourmet a vegetariano, sino a quello baby. Ma non solo per chi desidera pernottare, circondati dai vigneti, la cantina offre appartamenti indipendenti nella cascina Valtignosa, di cui sul sito aziendale si trovano maggiori dettagli. La vista che si gode è senza dubbio rasserenante e adatta al contesto bucolico che circonda la cantina.

Michela, Patrizia e Doretta Marenco

VISITARE, DEGUSTARE, CONOSCERE

Le esperienze spaziano da “Benvenuti in cantina” in cui nella visita è compresa la visita alla cantina e la degustazione di quattro vini rappresentativi del territorio con stuzzichini, “Benvenuti in Vigna” con la visita ai vigneti, alla Cantina e la degustazione di tre vini rappresentativi del territorio, in abbinamento a stuzzichini di salumi, formaggi e grissini. A seguire un approfondimento per gli appassionati di vitigni aromatici quali Moscato Bianco e il Brachetto, dai diversi tipi di vinificazione agli assaggi di Scrapona Moscato d’Asti docg che recensiamo di seguito, di Pineto Brachetto d’Acqui docg, di Passri di Pineto Brachetto Passito e due annate di Passri di Scrapona Strevi doc Moscato Passito.

Invece per gli appassionati di Barbera la cantina propone le sue differenti espressioni, delle sue caratteristiche così diverse in base al vigneto di origine e alla sua interpretazione. La degustazione di diverse tipologie di vini tra le quali uno da Barbera bianca, una Barbera d’Asti, l’Albarossa, incrocio in pianta di Barbera e Nebbiolo di Dronero che recensiamo di seguito e due annate di Barbera d’Asti Superiore, ne svela le differenze. Tutte e tre comprendono in abbinamento a stuzzichini di salumi, formaggi, grissini e dolci per gli aromatici.

Sul sito si trovano i dettagli per le prenotazioni e i contatti, oltre ad altre proposte.

Vigneto Pineto (Marenco)

A TUTTA SOSTENIBILITÀ

Questa realtà ha scelto di applicare, sui suoi settanta ettari di proprietà dei vigneti, un’agricoltura e una gestione sostenibile su più fronti: dal suolo come per esempio con un miglioramento dei livelli di sostanza organica tramite inerbimento, sovescio e concimazioni con sostanze organiche; la difesa poi delle viti con una difesa fitosanitaria del vigneto, effettuata esclusivamente mediante l’utilizzo di prodotti a basso impatto; per l’energia utilizza bottiglie prodotte con vetro riciclato, quindi più leggere con un minor consumo di vetro, minori costi di produzione e di trasporto.

In sintesi la famiglia Marenco produce vini solo con uve coltivate nei vigneti di proprietà, dove ogni scelta è guidata dal desiderio di produrre etichette di altissima qualità, che siano espressione del territorio e che sappiano accompagnare i pasti e i momenti conviviali, creando emozioni al loro consumo. Anche il logo aziendale, i due germani reali in volo, ha trovato ispirazione nei luoghi dei vigneti ovvero dal lago della Cascina Bassina di Fontanile.

I dolci prodotti da Chiodo

DOLCI TENTAZIONI

A Strevi ha sede la storica pasticceria Chiodo, sulla Statale Via Acqui, arrivata alla terza generazione. Tra le specialità il torrone, una strepitosa torta di nocciole, gli amaretti, i baci di dama e molto altro non solo di pasticceria secca. La produzione è artigianale e rigorosamente senza conservanti.

Marchesa, Dolcetto D’Acqui

I NOSTRI ASSAGGI

Tra la produzione vi proponiamo un Moscato d’Asti docg, vino iconico e pluripremiato, un Dolcetto d’Acqui doc, poco conosciuto che rappresenta una versione del Dolcetto piacevolissima e di personalità al tempo stesso, una Albarossa, incrocio in fiore di Chatus (Nebbiolo di Dronero) e Barbera, etichetta interpretata al meglio da Marenco.

Il Moscato docg Scrapona è ottenuto da uve di Moscato Bianco provenienti dall’omonimo vigneto piantato nel 1996, utilizzando il legno delle vecchie viti qui presenti. Il terreno è prevalentemente marnoso, sabbioso, esposto a sud-ovest. Le uve accuratamente selezionate e raccolte a mano. Pigiatura soffice, filtrazione del mosto, fermentazione con presa di spuma naturale (senza aggiunta di zuccheri). Colore giallo paglierino tendente al giallo oro. Sentori floreali, di albicocca, pera, frutti tropicali, aroma delicato e fragrante. Gusto gradevole e caratteristico, dolce e mai stucchevole, fresco, minerale.

Il Dolcetto d’Acqui è ottenuto dal vigneto Marchesa nella Valle Bagnario a Strevi. In vinificazione dopo la fermentazione alcolica in acciaio inox per 8-10 giorni., prosegue l’affinamento in acciaio. Nel calice ha una tonalità rosso rubino intenso. I profumi virano prima su sentori di piccola frutta matura che ricordano la ciliegia, la mora e il lampone, per poi passare a una nota di mandorla a chiudere. All’assaggio è asciutto, con tannini vellutati, equilibrati dalla freschezza, bilanciato, con un finale di buona lunghezza e gradevolmente ammandorlato.

L’Albarossa Piemonte doc è ottenuto dal vitigno omonimo incrocio in fiore di Chatus (Nebbiolo di Dronero) e Barbera, dai vigneti a Strevi e Cassine, ben esposti e dalla rinomata vocazione. Le uve effettuato la fermentazione alcolica in recipienti di acciaio di dimensioni contenute. Dopo la fermentazione malolattica si prosegue con l’affinamento in botti di rovere da 225 e 1500 litri. L’imbottigliamento avviene dopo almeno 18 mesi di affinamento. Dopo un colore rosso rubino intenso, tendente al granato, segue un bouquet intenso, avvolgente, complesso, con prevalenza di sensazioni fruttate, con una piacevole componente di noce moscata e altre spezie. Alla beva ha un sapore pieno e di struttura, persistente ed armonico.

photo @Marenco