Agrirelais in Sicilia, a portata di cannolo top

di Andrea Guolo

A Baglio di Pianetto si può meditare sospesi tra gli alberi, fare trekking tra i vigneti e andare in paese (Santa Cristina Gela) a degustare il cannolo che ha sbaragliato la concorrenza della vicina Piana degli Albanesi

Baglio di Pianetto è la storia di un sogno, quello del conte Paolo Marzotto. Quando era bambino, il conte si trovava in Sicilia con la madre e le chiese di compargli una bottiglia di vino. La ottenne, a condizione che per aprirla avrebbe dovuto aspettare il compimento dei 17 anni. Quando arrivò il fatidico compleanno, ormai il vino era in parte evaporato e Paolo Marzotto non lo potè bere. Ma fu proprio la scoperta di un prodotto “vivo” a stimolare ancor di più la sua curiosità e il suo amore verso il vino, dando il via a una ricerca che è passata attraverso Veneto, Toscana, Alto Adige, Lombardia, fino a ricongiungersi nel ’97 con la Sicilia, a Baglio di Pianetto, in località Santa Cristina Gela. Per vent’anni, fino alla sua morte avvenuta il 25 maggio 2020, Marzotto ha amato profondamente questo territorio, che chiamava la sua “piccola Svizzera” per il verde delle colline che distano meno di mezz’ora da Palermo.

Verdi colline? Sì, perchè la prima cosa che colpisce chi visita l’entroterra siciliano al di fuori della stagione estiva, quando tutto si tinge di giallo, è proprio la rigogliosa vegetazione. Per questo, il nosrtro spassionato consiglio è: visitate la Sicilia quando non si può fare il bagno, quando il clima è fresco e quando avrete la possibilità di godervi non solo il trionfo della natura, ma anche qualche pasto più abbondante del solito. E la visita a Baglio di Pianetto rappresenta l’occasione per attuare dei peccati di gola di cui non vi pentirete mai.

La piscina esterna del Baglio

I CAMPIONI DEL CANNOLO

I primi peccati di gola sono quelli offerti dal ristorante dell’Agrirelais Baglio di Pianetto, interno alla proprietà aziendale. Il menu cambia in base alla stagione e alla disponibilità di ingredienti a km zero: non mancano le specialità siciliane come la caponata di melanzane, gli involtini di zucchine, il cous cous, le busiate e naturalmente come dessert il cannolo con la ricotta di Santa Cristina Gela. Perché da queste parti il cannolo è una questione seria… e la qualità della ricotta è determinante per la riuscita del dolce. Il comune confinante con Santa Cristina Gela è Piana degli Albanesi, che tutti gli amanti del cannolo conoscono molto bene: è una sorta di città sacra per questo dolce, è la città del cannolo per antonomiasia. Non tutti, però, sanno che una pasticceria di Santa Cristina Gela è riuscita più volte a mettere tutta la concorrenza locale sull’attenti di fronte ai propri cannoli. Si tratta di Caffè del Corso dei fratelli Biscari, famoso anche per la qualità delle sue sfince con ricotta e della cassata al forno. Poi se uno vuole approfondire e comparare l’offerta con il circondario, l’offerta non manca, dal celeberrimo Extra Bar di Piana degli Albanesi alle pasticcerie Cerniglia ed Elisir di San Giuseppe Jato. Il risultato sarà trionfale per tutti i sensi ma preoccupante per il carico calorico assunto. A quel punto, sarà meglio far ritorno al Baglio per dedicarsi a una delle tante attività sportive possibili nella tenuta che fece innamorare il conte.

I cannoli pluripremiati del Caffè del Corso (foto tratta da Facebook, pagina Eccellenze Italiane)

ALBERI DA MEDITAZIONE

L’Agrirelais al Baglio offre 13 camere, ognuna delle quali porta il nome di un vino dell’azienda, dotate di tutti i comfort, ma in azienda dicono che per quanto si possa investire nel migliorare il livello della parte interna, il vero lusso lo si trova all’esterno della struttura. L’estensione della tenuta è di 90 ettari e al suo interno si possono fare trekking, corse, galoppate a cavallo e pedalate in mountain bike. Al di fuori dei cancelli, c’è solo l’imbarazzo della scelta per quanto riguarda i sentieri. In particolare, Santa Cristina Gela si trova lungo il percorso della Magna Via Francigena, che porta da Palermo ad Agrigento e richiede circa otto giorni di cammino per essere completato: uno sforzo non da poco e che compenserebbe anche un eccesso di cannoli degustati. L’arrivo al Baglio offre però diverse modalità di relax. La prima, ovviamente, è la piscina realizzata proprio davanti alle camere. La seconda, più sorprendente, è la meditazione tra gli alberi. Al Baglio, infatti, hanno realizzato una curiosa struttura attraverso l’applicazione di corde da arrampicata agganciate da un albero all’altro e il risultato è una sorta di piattaforma attrezzata con cuscini per il riposo e la meditazione. Il tutto senza danni da impatto ambientale, anzi: le corde non danneggiano la corteccia degli alberi e addirittura accompagnano la crescita delle piante senza opporre resistenza. Del resto, la sostenibilità è alla base dell’operato di Baglio di Pianetto, dalla vigna alla cantina. L’azienda ha completato nel 2016 la conversione biologica dell’intero patrimonio agricolo che comprende i 90 ettari di Santa Cristina Gela e la parte rimanente nella tenuta in Contrada Baroni nella val di Noto (Siracusa). La cantina è stata progettata a sviluppo verticale, sfruttando la forza di gravità per caduta e riducendo drasticamente l’uso delle pompe per la movimentazione dei mosti e dei vini. Il caldo torrido estivo non è un problema, perchè la cantina si estende in profondità fino a raggiungere i 32 metri in sotterraneo. E la produzione, oltre al biologico, abbraccia anche i vini naturali, non filtrati, senza solfiti aggiunti e ottenuti da lieviti indigeni.

La Tenuta Pianetto si estende per circa 90 ettari

I PROGETTI FUTURI

La vicinanza a Palermo spinge Baglio di Pianetto a realizzare nuovi progetti, perchè 13 camere sono ormai insufficienti per soddisfare il potenziale di clientela composta sia da visitatori internazionali sia da presenze italiane. Di giorno si può raggiungere la città per una visita di tipo culturale, la sera ci si rilassa lontani dal traffico e dal clima talvolta torrido del centro del capoluogo siciliano. L’espansione però deve avvenire in armonia con la natura, e allora l’idea maturata dal ceo Francesco Tiralongo è particolarmente innovativa. “Stiamo pensando di estenderci all’interno dei vigneti. Vorremmo arrivare alla realizzazione di una quindicina di suite tra le vigne, ecocompatibili e che non siano di intralcio al lavoro dei nostri dipendenti”. L’idea, che deve superare naturalmente tutti i passaggi burocratici per arrivare alle necessarie autorizzazioni, è inserita all’interno del nuovo piano strategico per l’utilizzo del Baglio. “Stiamo anche ragionando sull’incremento dei grandi eventi, puntando in particolare alla realizzazione, non appena le condizioni lo consentiranno, di cene in esterna con il coinvolgimento di società attrezzate per il catering. Del resto, da noi, gli spazi non mancano e operando all’esterno si possono fare numeri importanti”.

La vendemmia a Baglio di Pianetto

TUTTE LE DEGUSTAZIONI

I prezzi? Per una camera doppia, con tutte le possibili differenze in base alla stagione e alla tipologia della suite, siamo sui 130-140 euro a notte. Per il ristorante si può spendere attorno ai 40 euro vini esclusi. Ci sono poi le formule a prezzo fisso per i tour e le degustazioni: il tasting base costa 20 euro, quello gold 25 euro, la verticale della selezione classici 30 euro, stesso prezzo per i classici e naturali, la verticale selezione top arriva a 40 euro. In caso di partecipazione di gruppi superiori alle 7 persone, ognuno avrà diritto a uno sconto di 5 euro rispetto al prezzo di partenza.