Winelover, regolamentata la vendemmia turistica

di redazione
Per i 14 milioni di amanti del vino in Italia la vendemmia turistica viene finalmente regolamentata grazie all’accordo tra Ispettorato Nazionale del Lavoro e Associazione Nazionale Città del Vino.

Per i 14 milioni di amanti del vino in Italia la vendemmia turistica viene finalmente regolamentata grazie all’accordo tra Ispettorato Nazionale del Lavoro e Associazione Nazionale Città del Vino.

Novità per gli amanti del vino e delle esperienze in vigna. La vendemmia turistica è finalmente regolamentata a livello nazionale grazie al protocollo di intesa sottoscritto dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro e dall’Associazione Nazionale Città del Vino.

Le cantine italiane possono così ricevere “ufficialmente” i 14 milioni di enoturisti italiani che ogni anno si godono l’esperienza della raccolta, i tour, le degustazioni e i momenti di relax tra le vigne e le cantine dello stivale.

La vendemmia turistica è una pratica che è stata già sperimentata in passato in diverse regioni italiane ma che non aveva, tranne che in Piemonte e in Friuli Venezia Giulia, una regolamentazione – afferma Angelo Radica, presidente dell’Associazione Città del VinoAbbiamo pertanto sottoscritto un protocollo che disciplina in maniera organica e puntuale lo svolgimento della vendemmia turistica dando la possibilità alle imprese enologiche e alle cantine di ospitare turisti per farli vendemmiare in un appezzamento ben identificato, utilizzando abbigliamento e calzature adatte. Questa è una grande opportunità che abbiamo offerto alle aziende perché per gli enoturisti poter toccare i grappoli, raccoglierli, vedere come vengono pigiati è un’esperienza molto attesa e apprezzata”.

vendemmia turistica

regolamentata la vendemmia turistica

Il testo dell’accordo stabilisce che per vendemmia turistica si intende “l’attività di raccolta dell’uva, non retribuita, di breve durata, a carattere culturale e ricreativo, svolta da turisti e correlata al soggiorno in strutture ricettive del territorio e alla visita e degustazione delle cantine locali nell’ambito di un’offerta turistica di tipo integrato”.

Durante le attività in vigna i turisti saranno seguiti da tutor aziendali con specifica formazione che vigileranno sul rispetto delle prescrizioni in materia di sicurezza.

Per un’azienda vinicola sperimentare e avviare la vendemmia turistica è molto semplice – aggiunge Angelo RadicaBasta possedere una e-mail o una pec e caricare le informazioni sul portale del Suap di ogni comune indicando il numero, i nominativi e il numero della polizza delle persone che parteciperanno alla vendemmia”.