Tra Lugana e Valpolicella. Cantine aperte in bici con Zenato

di Andrea Guolo

italianwinetour.info ha provato in anteprima il percorso di Bike&Wine Zenato Experience. Si pedala sabato 28 maggio per la solidarietà, con i proventi destinati al progetto Spes degli “Amici del Quinto Piano”

Ironicamente, potremmo dire che partecipare in bicicletta a Cantine Aperte, la più importante e storica tra le manifestazioni dell’enoturismo – quest’anno arriva alla trentesima edizione – ha i suoi vantaggi, perché non mette a rischio la patente. Ma non sarebbe vero, perché anche chi pedala deve rispettare il codice della strada e, se positivo all’alcol test, va incontro al ritiro del prezioso documento. Bisogna quindi bere responsabilmente, a prescindere dal mezzo di trasporto. Sfatato questo mito, arriviamo alla certezza: partecipare a Cantine Aperte in bicicletta è una delle più belle idee che possiate avere, per voi e per chi vi circonda. Per voi, perché girare per cantine a due ruote vi regala una giornata da ricordare; per chi vi circonda, perché evitate di intasare le strade e di inquinare il pianeta. C’è un terzo motivo per cui vale la pena di prendere questa decisione: si chiama Bike&Wine Zenato Experience. È una manifestazione ormai consolidata, che si snoda nel territorio della Lugana e, volendo, vi permette di raggiungere la Valpolicella. E noi di italianwinetour.info abbiamo avuto il modo di provarla in anticipo e di raccontarvi perché vale la pena di iscriversi.

Da sinistra: Andrea Guolo, Loretta Pavan, Alberto Zenato e Giambattista Marchetto

IL MOTIVO ETICO

I proventi della manifestazione organizzata da Alberto Zenato, che oltre a produrre vino è un formidabile pedalatore e appassionato di bici, saranno interamente devoluti al progetto Spes (Servizio Piscologico Empatico Solidale) degli Amici del Quinto Piano. Vale la pena di dire qualcosa in più su questo progetto, che si avvale di un’instancabile testimonial: è Loretta Pavan, ex imprenditrice, colpita da un tumore al seno. Dopo aver affrontato le cure, nel 2008 è salita in sella e da allora ha continuato a pedalare per sostenere il reparto di Oncologia dell’Ospedale di Vicenza e gli Amici del Quinto Piano. Loretta ha girato ovunque in bici, compiendo vere e proprie imprese tra cui il viaggio da Vicenza alla Spagna e poi il tour europeo di 10mila km in tutta Europa. Per una come lei, il giro del Lugana equivale a una passeggiata sotto casa, ma qui ciò che conta non è la performance: è il messaggio da portare avanti. E allora Loretta ha preso la sua bici e si è unita al gruppo per raccontare cosa sia il progetto Spes, ideato per offrire sostegno psicologico non solo al paziente, ma anche per il rapporto di coppia, ai figli, alla famiglia. È stato attivato realizzando un ambulatorio all’interno del reparto di Oncologia di Vicenza, gestito dalla dott.ssa Paola Onestini in collaborazione con il personale medico e infermieristico dell’Unità Operativa di Oncologia. E ogni anno, per sostenere il laboratorio, l’associazione “Amici del Quinto Piano” organizza una cena con la partecipazione di chef stellati ribattezzata “Chef per Bene”. Si aggiunge ora la Bike&Wine Zenato Experience. Iscrivendosi all’evento – che ha un costo di trenta euro e comprende la visita guidata alla tenuta, il welcome kit e l’accesso alle degustazioni – gli appassionati di vino e di bici potranno dare un sostegno a questa importante causa.

Brindisi finale con i partecipanti all’anteprima della Zenato Bike&Wine Experience

IL MOTIVO SPORTIVO

Quando ci siamo messi in sella alle nostre bici, non avevamo un’idea precisa del territorio del Lugana. Sapevamo che comprende cinque comuni a sud del Garda, tra Veneto (Peschiera) e Lombardia (Sirmione, Desenzano, Pozzolengo e Lonato), ma dall’autostrada o dalla ferrovia è pressoché impossibile capire le peculiarità di questa denominazione tanto apprezzata in Europa e in forte ascesa anche in Italia. Girare in bicicletta ti permette di capire e di apprezzare il territorio più di ogni altro mezzo. Lo sforzo è tutt’altro che sovrumano: dolci colline moreniche, oasi naturalistiche (quella del Frassino, poco dopo il via dalla tenuta Santa Cristina di proprietà Zenato), strade bianche ben tenute, saliscendi senza grossi strappi e tante potenziali soste che allietano il biker nel percorso. La partenza del percorso da 50km si snoda dalla sede di Zenato (comune di Peschiera) e tocca alcuni dei luoghi celebri del Risorgimento: i nomi di San Martino della Battaglia e Solferino richiamano alla memoria gli scontri sanguinosi della seconda guerra di indipendenza, che pare impossibile possa essersi combattuta proprio tra questi luoghi di pace e di bellezza arricchita dalle vigne. Per i più audaci c’è il percorso lungo, 20 km in più, che porta all’altra tenuta veronese di Zenato, in Valpolicella, risalendo lungo il Garda per attraversare Bardolino (altra denominazione, qui il vino è un filo conduttore…) ed entrare poi nella Valpolicella classica e rientrare attraverso Pastrengo (altra battaglia, altra guerra di indipendenza) al punto di partenza. Settanta non sono pochi, ma se non fa troppo caldo potrebbe valerne la pena.

Zenato è presente nella provincia di Verona con tenute in Lugana e Valpolicella

IL PROGRAMMA COMPLETO

Tutto questo è in piena linea con l’obiettivo di Cantine Aperte: promuovere la conoscenza del territorio e delle sue eccellenze enogastronomiche. “Finalmente possiamo riaprire le porte della nostra Tenuta a Peschiera del Garda in occasione di Cantine Aperte – raccontano Alberto e Nadia Zenato una manifestazione a cui partecipiamo fin dalle prime edizioni, convinti di quanto sia importante promuovere e valorizzare il lavoro che sta dietro alle nostre etichette, l’amatissimo territorio da cui nascono i nostri vini e le eccellenze gastronomiche che fanno grande il nostro Paese nel mondo. E la bicicletta è un mezzo sostenibile, che ci permette di entrare in sintonia con la natura”.

Per i partecipanti, terminata la pedalata, c’è la parte che va a premiare lo sforzo compiuto: visita alla Cantina, un passaggio ai banchi di degustazione dei vini Zenato, la visita alla mostra fotografica “Vino. Oltre il ritratto”. Sarà possibile anche prenotare la visita in barca alle mura della Fortezza di Peschiera del Garda, patrimonio Unesco, e una passeggiata alla scoperta dell’oasi faunistica Lago del Frassino.

Il giorno successivo, domenica 29 maggio, la Tenuta Zenato aprirà le porte dalle ore 10.00 alle ore 18.00 ad amici e winelover e sarà possibile visitare i vigneti di Lugana, la barricaia, le grandi botti in cui affina l’Amarone, le Enoteche storiche e avere l’opportunità di degustare i pregiati vini dell’azienda. Si terranno i Laboratori del Gusto, riservati ad un numero massimo di partecipanti, in cui selezioni di volta in volta diverse dei vini più pregiati incontreranno prodotti di eccellenze del territorio. Degustazioni esclusive guidate dal sommelier Paolo Baraldi, accompagnato dall’enologo e dal produttore della specialità gastronomica. Si assaggeranno “Le cozze Mitilla di Pellestrina, la perla nera della laguna” con il produttore Lorenzo Busetto, che, “stanco di vedere che il mondo delle cozze venisse bistrattato considerandole tutte uguali” decide di valorizzarle partendo dalla consapevolezza che il particolare appezzamento di mare in cui viene allevato e la grande esperienza maturata della famiglia le rende uniche. “Macellai per vocazione” vedrà protagonista l’Antica macelleria Ballardini, da sempre impegnata a rispettare il benessere dell’animale, per cui “bio non è una moda, ma fa parte del nostro Dna”. Ed infine, “Non toccatemi il formaggio!” con l’affinatore Christian Butti, che racconterà una storia fatta di pascoli, persone e tempo. Il ricavato della giornata di domenica 29 maggio sarà devoluto alla missione in Guinea Bissau di Padre Michael Daniels.

La bottaia in cantina