Lavori quasi ultimati per la nuova cantina con agriturismo a Marostica. E il vulcanico imprenditore prepara nuovi investimenti nell’accoglienza in Etna con Benanti e nelle Langhe con Josetta Saffirio
Il sogno diventa realtà. Renzo Rosso acquisì l’attuale Diesel Farm a Marostica (Vicenza), nel 1994, per sottrarre questa prima collina con vista sulla pianura vicentina – dall’alto fa impressione la pendenza, sono vigneti da viticoltura eroica – alla prevista realizzazione di villette che avrebbero completamente stravolto la poesia del paesaggio. Oltre cento ettari di verde che tali sono rimasti, con soli sei ettari di vigna e tutto il resto tra olivicoltura, alberi da frutta, orti e tanto, tanto bosco. Nella proprietà, sorgeva una cantina boutique che magari potrà suonare romantica, ma non era certamente in grado di assicurare il livello di eccellenza desiderato da mr. Diesel per i suoi vini, tantomeno quel che un wine lover si aspetta da una visita alla proprietà di un imprenditore della moda e del lusso. Perché a Rosso e alla sua Otb Group, per chi non lo sapesse, non fa capo solo il brand italiano che ha cambiato la storia del jeans, ma anche marchi di eccellenza come Marni, Maison Margela, Viktor&Rolf, Jil Sander. Serviva quindi una cantina ben strutturata, accompagnata da uno spazio dedicato all’accoglienza. Ed ecco il nuovo progetto, ormai in fase di ultimazione, che ha richiesto un investimento di 4 milioni di euro per trasformare una vecchia stalla in tutto quel che Rosso voleva realizzare. Ora la versione rinnovata di Diesel Farm è quasi pronta per accogliere tutti coloro che vogliono vedere, degustare, abbinare i vini con i prodotti della terra di queste meravigliose colline.
LA STRADA VERSO L’ECCELLENZA
“Con i nostri vini siamo arrivati a 95 punti. Vogliamo alzare la qualità e con questa nuova tecnologia possiamo arrivare fino a 100 punti. Punto all’eccellenza ed è per questo che ho investito nella nuova cantina”, ci racconta Rosso, mostrando per la prima volta alla stampa il risultato della trasformazione d’uso della vecchia stalla. Di fronte c’è la struttura destinata alla ristorazione, un vero e proprio agriturismo in stile rustico-chic, con le tovaglie a quadri e una cucina a vista, uno spazio interno e un meraviglioso giardino esposto a sud da dove si vedono i vigneti, la pianura, i boschi. “Mi piace l’idea di far vedere il nostro territorio, di aprirlo alle visite. È una forma di comunicazione, perché puoi raccontare tutto quel che sta dietro un bicchiere di vino, tutto il lavoro necessario per arrivare a questo risultato”, continua Rosso. Per lui il vino non è solo una passione, è anche un modello di business disegnato e inseguito attraverso una holding costituita ad hoc: si chiama Brave Wine, è amministrata dalla moglie Arianna Alessi e ha partecipazioni di minoranza nel capitale di Benanti in Etna e di Josetta Saffirio nelle Langhe. Inoltre, con la sua società di investimenti privata Red Circle Investments, Renzo Rosso ha acquisito nel 2021 una partecipazione in Masi Agricola, realtà leader dell’Amarone. “Ora cresceremo ancora. Siamo a buon punto con la definizione di una nuova acquisizione in Toscana”, aggiunge. E nel frattempo, i progetti per migliorare l’accoglienza decolleranno anche nelle altre aziende. “Porterò la mia visione del lusso in queste cantine”.
CANTINA RECYCLE
La direzione di Diesel Farm e di Brave Wine è stata affidata a Franco Comacchio, uomo di fiducia di Renzo Rosso (da vent’anni in Diesel e Red Circle), il quale ci racconta la genesi dell’investimento. “Il progetto di ampliamento della vecchia cantina – afferma Comacchio – risale a sette anni fa. Volevamo realizzare una struttura moderna e in linea con il rispetto dell’ambiente che contraddistingue quest’azienda. Poi a Renzo vengono sempre idee nuove in mente, e ha deciso di realizzare la parte esterna interamente con i materiali di recupero”. Così le pietre sono quelle emerse dagli scavi, gli arredi arrivano da altre strutture in fase di ristrutturazione (come quelli dell’Hotel Ancora a Cortina, sempre di proprietà di Renzo Rosso), perché nulla va buttato. “Gli ulivi espiantati per la realizzazione della strada sono stati salvati e reimpiantati”, sottolinea Comacchio. E il prossimo step sarà la dotazione di un impianto fotovoltaico che permetterà a Diesel Farm di raggiungere l’autosufficienza energetica. L’agriturismo è la struttura destinata alla ristorazione e ai tasting dei vini di Diesel Farm. Le prenotazioni saranno effettuabili online, tramite il sito, o telefonicamente, non appena i lavori verranno ultimati. Questione di settimane.
UNA VERA BIOSFERA
Dal 2010, la parte wine viene seguita dall’agronomo ed enologo Umberto Marchiori, al quale è stata nel frattempo affidata la responsabilità tecnica di tutto il progetto Brave Wine. “In questi anni – racconta Marchiori – abbiamo fatto un percorso che ci ha permesso di passare da azienda-garage a cantina attrezzata, seguendo i principi della produzione sostenibile. La conversione bio è iniziata nel 2015 e tre anni dopo avevamo raggiunto la certificazione”. Le linee dettate da Renzo Rosso sono chiare. “Per prima cosa l’autenticità, perché siamo contro l’omologazione, in pieno stile Diesel. E poi l’alta gamma, il lusso. Infine, c’è l’asset della sostenibilità, che significa energia rinnovabile, economia circolare, dry farming e tanti altri aspetti cari a Renzo Rosso, il quale ha un background diverso da quello puramente vitivinicolo e sta cercando di inserire questa visione disruptive all’interno del mondo del vino”. Ora non resta che attendere come questo cambio di marcia si potrà inserire nell’accoglienza. C’è da immaginare che il vero protagonista, in Diesel Farm, non sarà il suo proprietario, bensì la natura. “Perché questa è una vera e propria biosfera”, conclude l’enologo.