Nel cuore di Gavi con la cucina di Tommaso Arrigoni

di Andrea Guolo

Locanda La Raia, progetto della famiglia Rossi Cairo, è al centro di una tenuta da 180 ettari, che comprende anche l’agriturismo Borgo Merlassino

Tra le colline di Gavi esiste un piccolo paradiso di 180 ettari. Si tratta dell’azienda agricola biodinamica La Raia, acquisita nel 2002 da Giorgio Rossi Cairo, imprenditore della consulenza strategica che qui ha creato anche una scuole steineriana e una fondazione dedicata alla promozione del territorio attraverso l’arte. A completare il tutto, oltre naturalmente alla produzione di vini del territorio e altri prodotti tipici (tra cui miele e cereali), c’è un progetto di ospitalità che oggi dispone di due punti di riferimento: Locanda La Raia, con dodici camere di charme, e l’agriturismo Borgo Merlassino.

Risotto mantecato alla zucca, crema di Castelmagno e polvere di fave di cacao (foto B.Bassanelli)

CUCINA DEL TERRITORIO

Il 25 marzo, la locanda ha riaperto per la stagione estiva e ha consolidato la sua liason con lo chef Tommaso Arrigoni, che i milanesi ben conoscono in quanto proprietario del ristorante stellato Innocenti Evasioni. È lui a firmare i menu del ristorante della locanda, centrando la sua proposta sulla stagionalità e sull’interpretazione dell’antica tradizione della cucina del Gavi. “Il mio impegno – dice Arrigoni – è quello di valorizzare i prodotti dell’azienda agricola biodinamica La Raia: i cereali antichi come il farro monococco, la frutta e la verdura dell’orto biologico e le carni che provengono dalle vacche di razza Fassona, allevate al pascolo. Locali sono anche i formaggi e i salumi, come la famosa testa in cassetta, che provengono dai presidi Slow Food della zona.”

Nel suo menù si trova dal baccalà mantecato brand de cujun ai ravioli del plin, dal petto di galletto rosolato al piemontesissimo bonet con pere sciroppate. Al menù alla carta è affiancato un menù degustazione che parte dai vini – Gavi e Nebbiolo – prodotti dalla famiglia Rossi Cairo a La Raia e Tenuta Cucco e una proposta di Merenda della Locanda.

Vista dall’alto (foto di P.Calamarà)

INCROCIO DI TRE REGIONI

Il punto di forza di La Raia? Sicuramente la posizione: è raggiungibile in circa un’ora di macchina da Torino, Milano e Genova, proprio al centro del più importante triangolo industriale d’Italia, ed è proprio un altro mondo rispetto ai diversi punti di partenza. “Una biodiversità fantastica, un posto dove ti senti in piena pace, in sintonia con la natura” racconta Natalia Fabrizzi, export manager di Tenimenti Rossi Cairo. Non mancano sia le occasioni sportive, grazie alla presenza di ben tre campi da golf che si aprono tra i vigneti (Colline del Gavi a Tassarolo, Golf Club Serravalle nell’omonima località lungo lo Scrivia e Golf Club Villa Carolina a Capriata d’Orba), sia quelle per lo shopping, perché a pochi chilometri da La Raia si trova il primo e più importante outlet d’Italia. Per chi non pratica né l’una (il golf) né l’altra disciplina (lo shopping), la proprietà ha investito negli anni affinché i propri ospiti non corressero il rischio di annoiarsi. Oggi la locanda dispone di una spa con sauna, bagno turco e sala trattamenti, e di una piscina coperta e scoperta ma anche e soprattutto riscaldata, per essere utilizzata anche nei periodi più freddi. A completare l’offerta leisure c’è la palestra, attrezzata da Technogym, che si apre sul giardino e su uno spazio dedicato alle lezioni all’esterno e ai corsi. Infine, Locanda La Raia dispone di un campo da tennis, mountain bike per seguire i percorsi sterrati all’interno della Tenuta o praticare lungo le strade del Gavi.

Biciclette nella tenuta (foto Locanda La Raia)

ARRIVA LA FORMULA PICNIC

Tra i filari del Cortese da cui nasce il Gavi, La Raia organizza i propri wine tour che portano, a piedi o in mountain bike, alla cantina realizzata in terra cruda da Martin Rauch, per una degustazione dei vini biodinamici La Raia e quelli di Tenuta Cucco, azienda in Serralunga d’Alba di proprietà della famiglia Rossi Cairo. Da quest’anno, la possibilità di restare a contatto con la natura e all’aria aperta è rafforzata da una novità lanciata da Locanda La Raia: la formula picnic. I clienti della locanda hanno infatti a disposizione uno zaino in cui troveranno tutto l’occorrente: oltre alla coperta di rito e a una bottiglia del Gavi docg La Raia, c’è anche il menù realizzato da Tommaso Arrigoni e che può essere consumato in un punto scelto all’interno della tenuta. Per esempio vicino al lago, nei pressi della cantina, o nella valletta in cui si trova l’opera Oak Barrel Baroque di Michael Beutler, che fa parte della collezione della Fondazione La Raia. “Un modo che immaginiamo ideale per vivere la Locanda per uno dei suoi aspetti unici: la natura dell’azienda agricola biodinamica che la circonda”, dicono da La Raia.

Foto: B. Bassanelli

NELLE TERRE DEL CAMPIONISSIMO

Su queste colline si cimentò da giovane non solo il “Campionissimo” Fausto Coppi, ma anche Costante Girardendo. A loro, la vicina Novi Ligure ha dedicato il Museo dei Campionissimi, che merita certamente una visita da parte degli appassionati di ciclismo. Ma oggi i tour in bicicletta, grazie anche all’ausilio della pedalata assistita, sono sempre più democratici e non riservati a chi ha gambe buone e determinazione da vendere. Locanda La Raia collabora con BikeSquare, la piattaforma che fornisce attrezzature per ogni livello di preparazione e anche guide per realizzare tour personalizzati. E organizza anche diversi trekking personalizzati nelle valli confinanti come laVal Borbera e la Val di Lemme, in collaborazione con le molte associazioni che stanno facendo conoscere questi territori.

La piscina tra i vigneti (foto P. Calamarà)

GIOIELLI DA VISITARE

A poca distanza da La Raia, si può raggiungere Novi Ligure dove uno degli appuntamenti imperdibili, per i più golosi, è la visita alla fabbrica Bodrato di Novi Ligure dove si può assistere alla produzione dei loro prodotti iconici come cremini, boeri, cioccolatini alla frutta. A pochi chilometri anche Libarna, l’antica città romana nata nel II secolo a.C. lungo la via Postumia, la strada che collegava Genova e Aquileia: qui sono visibili i resti dell’anfiteatro, del teatro, di due quartieri di abitazioni e alcune strade urbane. Nel centro di Alessandria, i principali punti di interesse sono la Pinacoteca civica, il palazzo delle Poste con il fregio dell’agricoltura di Gino Severini, il complesso monumentale di Santa Croce a Bosco Marengo con tutti i suoi capolavori, tra cui la pala d’altare di Giorgio Vasari. Per chi volesse approfondire l’idea di produzione vitivinicola della famiglia Rossi Cairo, in poco più di un’ora si può raggiungere la Tenuta Cucco di Serralunga d’Alba per una degustazione di Barolo e Nebbiolo.