In provincia di Latina, una cantina cooperativa ha rilanciato i vitigni autoctoni e offre una formula di ospitalità che permette di visitare anche un territorio di una bellezza sorprendente
La provincia di Latina non sarà la scelta più canonica per un wine lover, ma sono proprio gli itinerari meno battuti a rivelarsi i più sorprendenti. E un viaggio da Cincinnato conferma al 100% questa tesi, perché permette ai turisti del vino di scoprire, nel Basso Lazio, un territorio pieno di tesori, una cantina-modello e una formula di accoglienza ben rodata nel cuore dei monti Lepini. Ma andiamo per ordine.
PERNOTTANDO NELL’ANTICO CASALE
Cincinnato è una cantina cooperativa che, contrariamente alla maggioranza delle “sociali”, ha scelto l’accoglienza in azienda come una parte fondamentale della propria offerta. Del resto, le strategie di questa realtà con sede a Cori (Latina) sono molto lontane dal prodotto-commodity perché Cincinnato basa la propria attività sul recupero e sulla valorizzazione dei vitigni autoctoni del territorio, in particolare il Nero Buono ed il Bellone, e sulle scelte sostenibili come l’agricoltura bio, l’autosufficienza energetica grazie ad un impianto fotovoltaico e la distribuzione locale con mezzi a metano. In tutto questo, Cincinnato ha anche recuperato un antico casale trasformandolo in wine resort con 15 stanze a disposizione dei propri ospiti, prenotabili anche tramite Booking dove la struttura può vantare 9,3 di valutazione (al 7 aprile 2025) E oltre alle stanze, alla piscina, al giardino e al parcheggio privato, c’è anche una ristorazione che si fonda sui prodotti e sulle ricette del territorio, con i vini della cantina in abbinamento a ciascun piatto. L’ultimo investimento effettuato dall’azienda è il sistema di ricarica per le auto elettriche. Vale il viaggio, garantito da noi. E in collaborazione con il presidente della cooperativa, Nazzareno Milita, e con la direttrice marketing, Giovanna Trisorio, vi raccontiamo perché, oltre alla visita e al pernottamento da Cincinnato, ci sono tante ottime ragioni per prender l’auto e raggiungere la zona di Cori. Eccone dieci!
1. Il Giardino di Ninfa
Considerato dal National Geographic il giardino romantico più bello d’Italia, il Giardino di Ninfa si trova a Cisterna di Latina, a breve distanza da Cori, ed è stato dichiarato Monumento Naturale dalla Regione Lazio nel 2000. Antica proprietà della nobile famiglia dei Caetani, al suo interno si trovano ciliegi e meli ornamentali che in primavera fioriscono in maniera spettacolare, varietà di magnolie decidue, betulle, iris palustri e una sensazionale varietà di aceri giapponesi.

Foto da Adsi Lazio
2. La città di Cori
Antica città romana, presenta tante attrazioni antiche da visitare: dal Tempio d’Ercole, altro monumento nazionale, ai resti del Tempio di Castore e Polluce, alle opere che ornano le sue chiese e i suoi conventi. E poi c’è l’Oratorio della SS. Annunziata, un vero gioiello che viene considerato la “Cappella degli Scrovegni del Basso Lazio”. Importante: per visitare questi gioielli è necessario essere preparati per tempo, perché la Cappella dell’Annunziata è visitabile su richiesta contattando la Proloco locale, e anche altri luoghi sono accessibili ma non sempre aperti al pubblico.

foto da Scoprire Nori
3. Il borgo di Sermoneta
Benvenuti in uno dei borghi medievali meglio conservati d’Italia, circondato da mura, collini dove si coltivano la vite e l’olivo, è dominato dal castello (anch’esso della famiglia Caetani) e il suo bel centro storico merita una visita per il celebre lavatoio comunale, per la loggia dei mercanti, la sinagoga, il palazzo comunale e altri edifici di valore storico. Per concludere la visita, percorrete la via delle Scalette per raggiungere poi il Belvedere da dove ammirare il paesaggio fino al litorale pontino.
4. Norba, brivido e gusto
L’antica città di Norba, oggi Norma, è sede di un parco archeologico, ma oggi in molti la conoscono come il luogo del parapendio biposto. L’esperienza da brividi può costare da un minimo di 90 euro (15-20 minuti) a un massimo di 60-70 minuti (190 euro) e in entrambi i casi tornerete a casa con tanta adrenalina e un video ricordo. Se invece a farvi battere il cuore è il cioccolato, ecco un museo dedicato al cibo degli dei, realizzato sempre a Norma nel 1995 e con tanto di area shop al termine del percorso.

Foto da sito parapendio
5. Una scorpacciata di biscotti
Tre indirizzi pensati per chi non può rinunciare ai biscotti? Eccoli serviti, e sono tutti a Cori. Il primo è quello di Ciardi, produttori da quattro generazioni di “dolci bontà”, in particolare le ciambelline e i bastoncini al vino. Il secondo è Alessi, che oltre ai “classici” al vino produce anche i biscotti all’anice e gli amaretti. Il terzo è il Forno di Angelo Pistilli, giunto alla quarta generazione e che ha diversificato producendo anche pizza alla pala e gestendo un servizio catering.
6. Flying in the Sky a Roccamassima
A Latina non mancano le emozioni. E se non è bastato il parapendio, ecco anche il “volo dell’angelo” che qui prende il nome di Flying in the Sky, attraverso un cavo d’acciaio sorretto da due piloni lungo 2.225 metri sospeso ad un’altezza massima di 310 metri dal suolo il cui dislivello è di 350 metri. Si tratta della “via sospesa” più lunga del mondo e permette a chi la vuole provare di sfrecciare nel cielo a una velocità massima di 172 km l’ora. Il costo? Durante la settimana è di 39 euro per i singoli e 70 euro per la coppia, 45-78 nel weekend.
7. La pasticceria Maciste e i suoi lievitati da competizione
Oggi i panettoni top al di fuori di Milano non fanno più notizia, ma che il migliore del mondo si trovi in provincia di Latina… Chi l’avrebbe mai detto? Ebbene sì, Maciste Pasticceriaha conquistato tutti i premi possibili nell’ambito dei grandi lievitati e si trova proprio a Cori. Merito sicuramente della maestria dei suoi artigiani, dei prodotti di eccellenza del territorio (vino compreso) e, infine, del lievito madre, alla base del lavoro, che “riposa” tra i filari dell’azienda dei vini Marco Carpineti.

foto tratta da sito Maciste Pasticceria
8. L’olio e i sottoli
Cori è terra d’olio e di olive, quelle di Gaeta, che sono ottime anche da tavola. Questa presenza di grandi olive e grandi oli ha dato origine a due realtà eccellenti nella produzione di sottoli come Ortocori, protagonista di un rinnovamento costante delle sue ricette, e Agnoni, che oltre agli ortaggi sottolio è anche produttrice di olio extravergine di oliva.
9. Il mare del Circeo
Non lontano da Cori c’è il mare, che nella bella stagione rappresenta sicuramente una bella via di fuga a distanza più che accettabile. In mezzora si arriva al lido di Latina, in meno di un’ora a Sabaudia e sulla costa del Circeo, dove si trovano le spiagge più belle e rilassanti del Lazio. Per chi si dovesse stancare della vita in piscina all’agriturismo di Cincinnato, ecco una splendida soluzione alternativa…
10. Le cantine
Last but not least, come dicono gli inglesi, non c’è solo Cincinnato. I produttori di vino sono ben 11 e oltre a Cincinnato spiccano per importanza Marco Carpineti e Pietra Pinta. La denominazione di riferimento è la Cori Doc che è riferita a due tipologie di vino bianco (“base” e “Bellone”) e a tre tipologie di vino rosso (“ base”, “Nero buono” e “Nero buono Riserva”).

La bottaia di Cincinnato