Turismo estero 2021: +15,3% all’insegna della prudenza

di redazione
Le stime di Demoskopika rilanciano le ambizioni degli operatori turistici, soprattutto balneari, chiamati ad assicurare i loro servizi nel pieno rispetto della normativa antipandemica.

Le stime di Demoskopika rilanciano le ambizioni degli operatori turistici, soprattutto balneari, chiamati ad assicurare i loro servizi nel pieno rispetto della normativa antipandemica.

I primi dati rilasciati da un’indagine realizzata da Demoskopika per conto del Comune di Siena sui consumi turistici degli stranieri rivelano un sostanziale incremento delle visite da oltreconfine nel corso dell’estate corrente. Stando alle stime saranno, infatti, circa 7,2 i turisti provenienti da Francia, Germania, Gran Bretagna, Spagna e Stati Uniti, per un totale di oltre 25 milioni i pernottamenti nel periodo giugno-settembre 2021. Il mare rimane la meta più ambita all’interno di un target dall’alta scolarizzazione e molto attento al distanziamento sociale.

All’interno di un panel di 1.511 cittadini maggiorenni residenti in Francia, Germania, Gran Bretagna, Spagna e Stati Uniti più della metà (55,4%) ha deciso di andare in vacanza nei prossimi mesi; di essi il 5% ha scelto l’Italia. Il mare è la destinazione preferita con il 48,4%, seguito da montagna (15,1%), città d’arte, cultura e borghi (12,3%), campagna e agriturismi (8%), grandi città (5,4%), lago (4,9%) e, infine, terme e benessere (1,8%). Tra le regioni più gettonate Trentino-Alto Adige, Toscana, Sicilia, Puglia e Lombardia. Ciò si tradurrebbe, per il sistema ricettivo alberghiero ed extra-alberghiero del Belpaese, in 7,2 milioni di arrivi e 25,1 milioni di pernottamenti per l’estate del 2021, con un incremento rispettivamente pari al 29,2% e al 15,3% rispetto al periodo giugno settembre del 2020. A motivare la scelta di non andare in vacanza il timore di viaggiare (17,7%), l’impossibilità economica (14,6%) o l’aver già rinunciato, al di là dell’emergenza sanitaria (12,2%).

Volendo tracciare un identikit del turista straniero che ha scelto di trascorrere la vacanza in Italia nei prossimi mesi, egli risulta avere un’età compresa tra i 36 e i 64 anni, vanta un titolo di studio medio-alto. Predilige l’albergo o il villaggio turistico” (44%), seguito da un 35,8% alla ricerca di una casa presa in affitto (19,3%) o di un’abitazione di proprietà della famiglia (9,2%) o, infine, farsi ospitare da parenti e amici (7,3%).

Quasi 6 turisti stranieri su 10, inoltre, concentreranno la loro villeggiatura nei mesi di luglio (25,7%) e agosto (32,7%); significativo anche il dato di chi ha indicato i giorni di settembre (19,9%) e di giugno (12,3%). Riguardo alla compagnia per la vacanza essa sarà composta dal partner (43,8%) o famiglia (33,5%). A villeggiare da solo sarà invece il 9,8%, mentre a partire con un gruppo di amici sarà l’8,3%. La vacanza, infine, durerà circa sette o otto giorni nella maggior parte dei casi (36,4%) immediatamente seguita da un periodo di due settimane (31,1%).

Chiara l’inclinazione alla prudenza, con il 22,3% che ritiene fondamentale “vigilare sull’osservazione delle norme di distanziamento sociale e sull’uso delle mascherine” mentre il 17,7% punta sul pass vaccinale per spostarsi in piena libertà e sicurezza durante la permanenza in Italia. A seguire troviamo la richiesta di “regolare l’afflusso di turisti per evitare assembramenti” (14,3%), “garantire l’osservanza del distanziamento sociale durante la fruizione dell’offerta culturale” (13,7%), organizzare adeguatamente “il distanziamento sociale e una corretta sanificazione degli ambienti (12%) e, infine, “assicurare ai visitatori strutture sanitarie efficienti in grado di prestare soccorso in caso di bisogno” (8,2%).

Le nostre stime sull’incoming in Italia – dichiara il presidente di Demoskopika, Raffaele Rio – confermano la tendenza in crescita per l’estate, già rilevata nei giorni scorsi sulla domanda interna, anche per i turisti stranieri, sia per quanto riguarda gli arrivi che le presenze. L’orientamento emerso dai mercati analizzati, che, è bene precisare, rappresentano quasi la metà degli arrivi stranieri nel Belpaese, sembra piuttosto chiaro. Si guarda all’Italia – continua Rio – con rinnovato interesse quale meta turistica, ma, al tempo stesso, si pretende che le scelte di consumo turistico siano accompagnate da una maggiore chiarezza dei protocolli di sicurezza, non ultima anche la decisione di estendere, ad esempio, il green pass anche fuori dal perimetro europeo ad altri paesi ritenuti “sicuri” sotto il profilo del controllo pandemico. Infine, – conclude il presidente di Demoskopika – sarebbe proficuo promuovere gli Stati generali del turismo italiano per il prossimo mese di ottobre con l’obiettivo di varare, in condivisione con i portatori d’interesse del comparto, una programmazione più consapevole e incisiva per il prossimo biennio”.