In Valpantena (Verona), il wine retreat de La Collina dei Ciliegi potenzia l’offerta bike&wine dopo l’affiliazione al circuito Luxury Bike Hotels. Con la possibilità, dopo le salite, di trattamenti personalizzati con massaggi decontatturanti e rilassanti
Giù c’è Verona con i suoi gioielli storici, su la Lessinia che è un paradiso tutto da scoprire. Lungo la strada, da percorrere in auto, moto o ancor più sostenibilmente in bicicletta, troviamo una tappa imperdibile: il wine retreat aperto da La Collina dei Ciliegi, l’azienda dell’imprenditore della finanza Massimo Gianolli. Il suo nome è Ca’ del Moro e con gli appassionati del ciclismo ha una liaison ormai consolidata, tanto da esser entrato a far parte del circuito Luxury Bike Hotels, riservato alle migliori strutture con contenuti dedicati al mondo bike. Quella di Grezzana (Verona) si trova nel territorio della Valpantena, zona di produzione dei grandi vini della Valpolicella, tra i quali spicca naturalmente l’Amarone. Ca’ del Moro è quel che si definisce in gergo un boutique hotel: sei camere, che prendono il nome dai vini più rappresentativi della denominazione, e un wine lodge, concepito come una luxury accomodation immersa nei vigneti. Il tutto nasce dalla ristrutturazione di un borgo di origine cimbra, seguendo gli antichi metodi costruttivi dei rifugi lessini: miscelazione di pietre, calci vive, legno e fibre naturali. Una struttura avviata nel 2018 e che ha iniziato la stagione enoturistica 2022 con tante novità.
SPORT OUTDOOR
A raccontarcele è Pamela Pasqualino, responsabile commerciale di Ca’ del Moro Wine Retreat, partendo dalla filosofia di accoglienza della struttura e della proprietà. “Stiamo cercando di valorizzare il nostro territorio e al di là del vino, che finora ha richiesto gli investimenti più importanti, l’obiettivo dell’azienda è dar valore al fatto di essere in Valpantena, una posizione strategica per la comodità con cui si può raggiungere da Verona e dall’autostrada e con accesso diretto ai monti della Lessinia”. Il resort ha una propensione spiccatamente active. “Lo sport in ambiente outdoor è una delle nostre vocazioni” sottolinea Pamela. Ed è in piena tendenza green. Il mondo bike (la struttura offre un noleggio di e-bike) ha un ruolo fondamentale, ancor più dopo l’ingresso in Luxury Bike Hotels che, aggiunge: “Ci ha portato a implementare e ad affinare l’offerta rivolta ai cicloturisti. Abbiamo realizzato la bike room per lasciare le biciclette in un luogo sicuro e fornito di tutti i servizi di assistenza tecnica, ma per chi volesse c’è anche la possibilità di portare le bici nella propria camera”. Inoltre, ed è una delle “chicche” di Ca’ del Moro, la stanchezza di una giornata trascorsa in sella alla bicicletta, tra salite e discese, scompare del tutto dopo un trattamento fatto di massaggi decontratturanti e rilassanti: “Abbiamo una fisioterapista a disposizione dei nostri clienti” precisa. A Ca’ del Moro c’è un occhio di riguardo per i bambini: è in fase di realizzazione una pista dedicata a loro per la mountain bike, dove i più piccoli possono prendere confidenza con il mezzo e lo faranno in piena sicurezza.
DALLA BICI AL CAVALLO
Ca’ del Moro è un paradiso anche per gli appassionati di equitazione. La “Horse Experience” è una delle formule più gettonate con le lezioni di Benedetta, la responsabile del centro ippico, e i cavalli Picaro, Stella, Kaoline Tattoo. Anche in questo ambito c’è un occhio di riguardo per i più piccoli, con formule pensate all’interno del paddock per chi si avvicina per la prima volta al mondo equestre e con la presenza rassicurante e amichevole dei pony. “A prima vista, Ca’ del Moro potrebbe sembrare un contesto eccessivamente lussuoso, e non è nostra intenzione mettere in soggezione gli ospiti. Vogliamo che sia un contesto amichevole e aperto alle famiglie, dove ognuno possa sentirsi come a casa” precisa Pamela.
RISTORANTE D’AUTORE
Il risotto all’Amarone – proposto in primavera con il Carnaroli della Riseria San Massimo, l’Amarone Ciliegio, il gel di mandarino, la meringa all’alloro e la rapa – è naturalmente il piatto iconico del ristorante Ca’ del Moro, affidato allo chef Giuseppe Lamanna con l’ausilio della sua vice Lina Maffia. Il menu cambia in base alle stagioni: tra i piatti primaverili spiccano gli gnocchetti di ortiche al burro di malga con tastasal croccante, pomodorino giallo e ricotta affumicata, ma anche il petto di piccione con carciofo, albicocche e olio al carbone. La caratteristica principale del ristorante è la leggerezza della cucina che, pur strizzando l’occhio alla tradizione, è stata pensata proprio per incontrare le esigenze di una clientela ad alta propensione sportiva e sempre più legata a uno stile di vita fondato sul benessere psico-fisico.
HIKING O ELICOTTERO?
Le esperienze all’interno di Ca’ del Moro sono molteplici. Immancabile è quella legata al tasting dell’Amarone e degli altri vini prodotti da La Collina dei Ciliegi. Il costo è impegnativo (60 euro per due ore di Amarone Experience) ma il risultato è memorabile: tre diverse annate dell’Amarone cru dell’azienda, “Il Ciliegio”, vengono prelevate direttamente dalla botte di maturazione e degustate in cantina. La visita termina presso l’enoteca di Ca’ del Moro con la degustazione di un calice di Amarone Ciliegio accompagnato da un piccolo assaggio in abbinamento di salumi e formaggi locali. Dopo (o prima di) aver degustato, si può affrontare qualche salita a piedi con la Hiking Experience alla scoperta della Valpantena, tra vigneti e boschi, partendo da 20 euro (cinque in più per ogni persona in aggiunta). Per chi non si vuole risparmiare, c’è la possibilità di affrontare le salite più impegnative che portano in Lessinia, comprensive dei tour delle malghe. Si tratta di un’offerta ispirata dal format televisivo Donnaventura, le cui protagoniste furono ospiti nel 2020 di Ca’ del Moro e si dedicarono proprio alla visita in Lessinia scoprendo fossili, luoghi di produzione del formaggio, spettacolari pareti da arrampicata. Per chi invece si vuole risparmiare ma non ha problemi di budget, ecco la proposta più magnificente: il tour in elicottero, sorvolando la Valpantena e arrivando fino al Garda, fino alla Laguna di Venezia o in qualunque altro luogo si voglia raggiungere.