Tre giorni di masterclass, incontri culturali e assaggi all’Abbazia di Fossanova con 30 cantine di abbazie italiane e internazionali, produttori laici legati a luoghi monastici e consorzi
Un evento unico nel suo genere, che pone al centro della scena enoturistica ed enoica i vini prodotti dalle cantine di abbazie italiane e internazionali. Si tiene all’Abbazia di Fossanova, nel Lazio, in località Priverno (Latina). E prende il nome di Vini d’Abbazia.
Dopo il successo dell’edizione 2024, con oltre 4.000 visitatori, Vini d’Abbazia torna dal 6 all’8 giugno con un programma che mette al centro un ciclo di sei masterclass. A guidarle, giornalisti ed esperti del panorama enologico e culturale che, insieme ai produttori, affronteranno temi attuali legati al mondo del vino e all’enoturismo, offrendo percorsi di degustazione e approfondimento sui territori e le loro identità.
Si inizia venerdì 6 giugno con la masterclass dedicata a “Il Cesanese: vino dei papi”, guidata da Andrea Amadei, sommelier e voce di Decanter su Rai Radio 2. In degustazione, sei interpretazioni firmate da Alberto Giacobbe, Casale della Ioria, Federici, Giovanni Terenzi, L’Avventura, Maria Elena Sinibaldi e Maria Ernesta Berucci. A seguire, alle ore 20.00, “La Gioia delle bollicine”, a cura di della giornalista Chiara Giovoni. Protagoniste della degustazione saranno le cantine: Abbazia di Novacella, Abbazia di Praglia, Beppe Marino, Champagne Monial, Cincinnato, Domaine de l’Abbaye du Petit Quincy – Domaine Gruhier, Marco Carpineti e il Monastero dei Santi Gervasio e Protasio insieme a La Vigna di Sarah.
Il giorno seguente, sabato 7 giugno, alle ore 18.00 si inizia con la masterclass “Il vino dei Romani, il nettare della storia” porterà il pubblico indietro di 2000 anni, grazie al dialogo tra Cristina Mercuri – DipWSET, Wine Educator, Wine Editor Forbes e Candidata Master of Wine – e Federica Colaiacomo, archeologa e direttrice scientifica del Museo Lavinium. In calice, i produttori: Abbaye de Morgeot, Cincinnato, Domaine de l’Abbaye du Petit Quincy – Domaine Gruhier, Marco Carpineti, Muri Gries, Sant’Andrea, Tenute Capaldo (Abbazia del Goleto), Valle Isarco (Monastero di Sabiona). Alle ore 20.00, “Amphora” accenderà i riflettori su un metodo ancestrale, oggi riscoperto da numerosi vignaioli. La masterclass, realizzata in collaborazione con Amphora Revolution di Merano WineFestival e Vinitaly, sarà introdotta da Helmuth Köcher, fondatore del Merano WineFestival, e condotta da Simona Geri, amministratore unico di The Winesetter e WineHunter Scout. Otto etichette guideranno i partecipanti in un percorso sensoriale che mette in luce la vinificazione in anfora come strumento capace di esprimere con autenticità l’identità del vitigno e del territorio. In assaggio, i vini di: Abbazia di Novacella, Abbazia di Propezzano, Albetum Orange, Casale del Giglio, Luca Leggero, Marco Carpineti, Terre Antiche e Vinum Hadrianum.
Infine, domenica 8 giugno, alle ore 18.00 si terrà, “Il Viaggio”, masterclass dedicata all’enoturismo e alla bellezza dei paesaggi vitati italiani. A guidarla Chiara Giorleo – critica enogastronomica e capo panel per l’Italia del concorso World’s Best Vineyards – insieme a Fabio Sironi, caporedattore della rivista Dove ed esperto narratore di luoghi. Un itinerario tra vigne, architetture e spiritualità, raccontato attraverso otto vini e i luoghi che li esprimono: dall’Umbria con Arnaldo Caprai e San Masseo della Fraternità di Bose, alla Toscana con Badia a Passignano di Marchesi Antinori e l’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore; dalle Langhe con Cascina del Monastero di Giuseppe Grasso, alla Franciacorta con il Convento dell’Annunciata Wine Retreat di Bellavista; dal Friuli Venezia Giulia con l’Abbazia di Rosazzo di Livio Felluga, fino alla laguna di Venezia con San Francesco della Vigna di Santa Margherita. Chiude la rassegna, alle ore 20.00, “Emozioni di donne, emozioni di vino”, una masterclass dedicata al talento e alla visione femminile nel panorama enologico italiano. A guidare l’incontro sarà Manuela Zennaro, giornalista de La Repubblica e responsabile regionale dell’associazione Le Donne del Vino. In degustazione le etichette firmate da Abbazia di Busco, Cantina Villa Gianna, Donato Giangirolami, Giovanni Terenzi, La Matina, Monastero di Vitorchiano, Petrucca e Vela e Pileum: otto storie di passione, identità e imprenditoria al femminile.