Secondo i dati dell’Irish Whisky Association (IWA) esplode il fenomeno grazie all’aumento della popolarità degli “staycationer” e all’arrivo di turisti dagli Stati Uniti. Export a oltre 2 miliardi
Boom nel 2022 per il turismo del whisky in Irlanda con un aumento del +425% sull’anno precedente. Secondo i dati dell’Irish Whisky Association (IWA), le visite alle distillerie di whisky del paese sono cresciute in modo vertiginoso dopo la fine dell’emergenza Covid, totalizzando oltre 677mila visitatori.
I numeri sono inferiori a quelli dell’ultimo anno pre-pandemia (1,02 milioni i turisti del whisky), ma comunque in ripresa, grazie all’aumento degli staycationer (i vacanzieri che rimangono nel proprio paese) e al rimbalzo dei turisti internazionali, in particolare da USA (circa il 34% dei visitatori totali), Nord America, Germania e Gran Bretagna.
Si stima che i turisti abbiano speso più di 40 milioni nelle aree che hanno ospitato le visite alle distillerie, con oltre 200mila bottiglie di whisky irlandese acquistate nei negozi di souvenir.
Sulla spinta di un ritrovato entusiasmo, l’IWA prevede che quest’anno saranno aperte al pubblico 26 nuove distillerie di whisky irlandese, dando lavoro a più di 400 persone.
Il prodotto ha trainato anche il mercato locale delle esportazioni, con un valore delle bevande alcoliche che ha raggiunto per la prima volta i 2 miliardi di euro.