La pandemia blocca i flussi turistici internazionali e rilancia, a sorpresa, il paese teutonico, dove più forte è l’impatto del turismo interno.
La pandemia sconvolge la mappa del turismo europeo e spinge la Germania ad un inatteso sorpasso ai danni del nostro paese, divenendo così la principale destinazione turistica del Vecchio Continente. È quanto emerge dall’analisi Coldiretti su dati Eurostat, dai quali si evidenzia che i pernottamenti in Italia nel 2020 sono stati 203 milioni (-53% su base annua) contro i 261 milioni della Germania (-40%). Chiude il podio la Spagna, prossima ai 144 milioni (-69%).
A pesare è stata soprattutto la mancanza di turisti stranieri, i cui pernottamenti sono calati del 70%, nelle città d’arte, come Firenze e Venezia, Roma e Napoli, e negli oltre 24mila agriturismi nazionali. Per favorire la ripresa, la Coldiretti insiste sull’importanza della campagna di vaccinazione e del green pass attualmente in fase di discussione a livello comunitario.
Peraltro la mancanza di turisti si riversa sull’insieme dell’economia per le mancate spese per alloggio, alimentazione, trasporti, divertimenti, shopping e souvenir. Non è un caso che nel 2020 a far registrare il risultato più negativo nei consumi sono stati gli alberghi ed i ristoranti con un calo del 40,2% seguiti dai trasporti che si riducono del 26,5% e dalle spese per ricreazione e cultura che scendono del 22,8%.