Chianti Classico, arriva l’arte al Castello di Albola

di redazione

Inaugurata oggi la mostra “Dialoghi Paralleli”, con gli artisti Blerta Xhomo & Massimo Barlettani. Ogni anno, la tenuta di Zonin1821 richiama più di 25mila visitatori

Da oggi, gli appassionati di arte e vino possono mettere nei loro programmi una visita al Castello di Albola. La tenuta di Radda in Chianti, appartenente al gruppo Zonin1821, ospita infatti, fino al 31 dicembre, la terza esposizione del progetto “Dialoghi Paralleli”. Si tratta di un percorso culturale, tra arte e tecnica, pittura e vino, che darà nuovamente ai visitatori, dopo la prima edizione dello scorso anno, la possibilità di scoprire, all’interno della tenuta, le opere di due artisti: Blerta Xhomo e Massimo Barlettani.

Alessandro Gallo, direttore ed enologo di Castello di Albola in Chianti Classico, ricorda i numeri e le caratteristiche della tenuta vitivinicola da lui diretta. “Oltre 25.000 mila visitatori giungono ogni anno a Castello di Albola: un luogo che appassiona per la sua bellezza unica, l’architettura caratteristica del borgo medievale e la cultura vitivinicola che custodisce da generazioni. Quest’esposizione è parte di un percorso più ampio di Castello di Albola nel mondo dell’arte: un cammino volto a dar sempre più Valore al territorio e alla sua eredità, alla sua identità e alle sue tradizioni”. E aggiunge: “Noi che custodiamo questi luoghi per le generazioni future abbiamo il dovere di continuare a promuovere questi scambi così da interpretare insieme questo patrimonio senza eguali che abbiamo ereditato …e siamo invitati a farlo mentre degustiamo un buon bicchiere di vino: un simbolo di buona convivialità, apparentemente semplice e per alcuni banale, che è capace di raccontare tante storie diverse dalla sua ma tutte di egual valore.”

Il concetto dei “Dialoghi Paralleli” esprime una profonda chiave di interpretazione della contemporaneità: sono “Dialoghi Paralleli” tutte quelle conversazioni, diverse tra loro, che nel loro percorso si susseguono senza mai perdere la propria unicità; tutti quei confronti che grazie alla propria vicinanza si arricchiscono ma non disperdono la voce del proprio interlocutore. La prossimità continua data dal parallelismo, qualunque esso sia, è simbolo di rispetto, reciprocità ed apertura. La mancanza di intersezione, tipica del parallelismo, ha un forte significato simbolico: non è mancanza di incontro ma confronto costante lungo tutto il cammino.

È, infatti, proprio con questo spirito che l’esposizione è stata progettata a Castello di Albola: la tenuta non solo ospita un dialogo artistico, quello di Blerta Xhomo & Massimo Barlettani, ma lo accoglie, se ne prende cura e lo arricchisce attraverso la propria identità. Qui, le opere che sono state create dai due artisti non raccontano solo sé stesse, ma contribuiscono ad arricchire l’esperienza estetica del visitatore all’interno del luogo che le accoglie. Non sono dunque semplici oggetti nei quali imbattersi, elementi che generanno curiosità in virtù del loro “essere inaspettati” all’interno del luogo, bensì veicoli che invitano ad andare oltre: scoprire il luogo e la cultura che custodisce con occhi diversi.

Sempre il tema “Dialoghi Paralleli” esprime il rapporto colloquiale tra le opere di Blerta Xhomo & Massimo Barlettani: due artisti, profondamente diversi dal punto di vista del percorso e della propria tecnica artistica, ma anche profondamente interessati a cogliere il senso. All’interno del percorso esperienziale progettato a Castello di Albola, le opere offrono al visitatore diverse visioni di mondi, significati e soggetti: espressioni differenti di due diverse menti creative che si incontrano, trovano ognuna il proprio spazio specifico, e non si scontrano ma si arricchiscono nella reciprocità espositiva.

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