Casa Setaro, la Napoli experience tra i vigneti del Vesuvio

di Andrea Guolo

Massimo Setaro ha realizzato Vigna delle Rose, un wine resort con la cucina di Pierpaolo Giorgio a 20 minuti da Napoli, sul parco nazionale sotto il mitico cratere

Vivere Napoli dall’alto, in un punto strategico per aggiungere tutte le principali destinazioni e avendo a disposizione un resort con piscina e rooftop, immerso tra le vigne, lontano dal frastuono, nel cuore della qualità territoriale. Non è un sogno, è realtà. La vera wine destination della provincia di Napoli si chiama Vesuvio e qui, in un parco nazionale e in una zona unica al mondo, si trova Casa Setaro. Una meta per tutti i wine lovers che vogliono trascorrere anche più di un weekend. Andiamo a scoprirla insieme.

L’IDEA DI ACCOGLIENZA

Massimo Setaro è un visionario che ha concretizzato la sua visione di produzione e accoglienza. In anni nei quali chi vi scrive, da giornalista che si affacciava al mondo del vino, si chiedeva come mai i territori del vino più vicini alle grandi città non avessero ancora tratto beneficio enoturistico dal fatto di essere posizionati nei pressi di Milano (San Colombano al Lambro), Roma (Castelli romani) e Napoli (Vesuvio), lui aveva già dato il via alla propria iniziativa vitivinicola sotto il cratere del vulcano, proseguendo il lavoro del padre che si occupava delle vigne come conferitore. Così, circa vent’anni fa, inizia l’attività di vinificatore e nasce la cantina, con l’obiettivo di migliorare il profilo qualitativo dei vini del Vesuvio, a cominciare dalla Lacryma Christi per proseguire con l’Aglianico, la Falanghina (Campania Igt) e il Piedirosso (Vesuvio Doc) e riportando in auge anche vitigni autoctoni a rischio di estinzione, come il Caprettone. Ma la cantina nasce anche con l’idea di diventare un locale di accoglienza in un luogo davvero unico e che, in quel momento, appariva come una “terra di nessuno”, abbandonata, spesso utilizzata come deposito abusivo di rifiuti. Chi oggi sale a Trecase, visita Casa Setaro e scopre quel che Massimo è riuscito a realizzare, resta a bocca aperta e non può immaginare questo passato triste e ormai lontano.

La famiglia Setaro

I TRE PERCORSI SPECIALI

Il wine resort. O più propriamente “albergo diffuso”, di Casa Setaro si chiama Vigna delle Rose e presenta quattro camere più una suite indipendente, che prende il nome di Pergola Vesuviana. La struttura è il frutto di un recupero di casali già edificati e perfettamente integrati all’interno del contesto protetto, in quanto parco nazionale. Ed è il punto ideale per dare il via alla wine experience che comprende quattro diversi percorsi, prenotabili online, e tre percorsi speciali: quello del blind taste, l’old eruption (mini verticale con tre annate storiche) e la tailor made experience ovvero il “su misura” che risponde a tutte le necessità dei clienti, compresi i laboratori del gusto e gli eventi privati a Vigna delle Rose. Il tutto in abbinamento ai piatti dello chef Pierpaolo Giorgio, che fu aiuto di Peppe Guida a Vico Equense e oggi è in forze nella struttura della famiglia Setaro, nella cui cucina realizza i piatti con le materie prime del territorio, dal pomodoro del Piennolo del Vesuvio al pescato locale (il mare dista pochi chilometri, il porto di Napoli si trova a venti minuti d’auto).

La suite di Vigna delle Rose

SUL CRATERE IN E-BIKE

Proprio questa centralità rispetto al golfo di Napoli fa di Casa Setaro e di Vigna delle Rose un punto strategico per visitare, oltre al Vesuvio e al suo parco nazionale, il centro di Napoli, gli scavi di Pompei ed Ercolano che sono quasi a portata di passeggiata, la penisola sorrentina e la costiera amalfitana. Senza dimenticare che, da Molo Beverello ovvero dal porto turistico di Napoli, partono le imbarcazioni dirette a Capri, Procida ed Ischia. Serve naturalmente l’auto per recarsi in queste destinazioni, ma a chi non avesse la patente o semplicemente non avesse voglia di guidare, la struttura mette a disposizione un servizio di pick up. E poi, per gli sportivi e per gli amanti del cicloturismo, è a disposizione un servizio di e-bike che vengono consegnate direttamente nel parcheggio di Vigna delle Rose, con la possibilità di disporre di una guida che fa scoprire ai turisti il territorio e li accompagna direttamente al cratere del Vesuvio, con un accesso preferenziale per chi sceglie questo tipo di servizio. E, ve lo assicuro io che l’ho fatta, è una visita memorabile in ogni stagione dell’anno, ancor più d’inverno quando la luce è viva e il panorama che si gode dall’alto del Vesuvio è il più bello al mondo, paragonabile (forse) solo a quello che si può ammirare a Rio de Janeiro dall’alto del Corcovado.

Un piatto dello chef Pierpaolo Giorgio

IN ARRIVO IL GLAMPING

Progetti futuri? Già ci sono ed è solo questione di tempo e di pratiche burocratiche che si stanno un po’ dilungando, ma Massimo Setaro non demorde. “Faremo un glamping vista Vesuvio, dove i nostri ospiti potranno dormire nelle tende e nelle botti, recuperate e trasformate in piccoli nuclei abitativi”. Non resta che aspettare i lavori e soprattutto lo sblocco dei permessi.