In Monferrato, patrimonio Unesco, l’azienda è nata come progetto di accoglienza e offre, tra le esperienze, “Ad Astra”, in collaborazione con Locanda del Sant’Uffizio (due stelle Michelin)
La chiamano “la cantina trasparente”, perché è stata realizzata con un utilizzo massivo di vetro. È nata come un luogo esperienziale, dove si produce il vino e dove si accolgono le persone. Il suo nome è Hic et Nunc, si trova a Vignale Monferrato (Alessandria), è certificata bio e la sua storia è piuttosto recente.
INAUGURATA NEL 2020
Nel 2012, l’imprenditore Massimo Rosolen inizia ad acquisire terreni in Monferrato. Quattro anni dopo, ecco le prime annate di vini monovarietali del territorio. Nel 2018, prendono il via i lavori di costruzione della cantina concepita come un progetto avanguardistico di accoglienza immersiva e sostenibile. Un esempio? La barricaia è stata realizzata con le assi di legno recuperate dal Grand Hotel di San Pellegrino Terme. Hic et Nunc, in latino, significa “qui e ora” ed è un celebre verso del poeta Orazio, che Massimo ha scelto per identificare il suo progetto imprenditoriale dedicato al mondo del vino. L’inaugurazione risale al 4 agosto 2020. “Siamo in zona Unesco, pertanto la progettazione di questa cantina ha seguito linee ben precise di armonia con un territorio così importante dal punto di vista paesaggistico”, ci racconta Emanuela Musabelliu, responsabile produttiva e organizzativa della cantina. La struttura si sviluppa su tre piani. Il primo, esterno, offre una spaziosa terrazza che si affaccia sui vigneti, ideale per accogliere ospiti e organizzare eventi. Il secondo piano è un’esperienza immersiva: vetrate in acciaio permettono di godere della vista a livello dei filari, mentre permettono di sbirciare all’interno della cantina, dove si trovano le vasche di fermentazione in acciaio e la bottaia rivestita in legno, quello di recupero dal Grand Hotel di San Pellegrino Terme. Qui si trovano anche le sale degustazione e la cucina, creando un’esperienza coinvolgente per gli occhi e il palato. Il terzo piano, interamente interrato, è dedicato alle lavorazioni di cantina, con le vasche di fermentazione e le botti di invecchiamento. La cantina gestisce 100 ettari di proprietà, ma soltanto 21 di questi sono coltivati a vigneto suddiviso in parcelle: solo vitigni autoctoni, come Barbera, Grignolino, Nebbiolo, Baratuciat, Cortese. I suoi vini premium sono Monumento (Barbera del Monferrato Superiore Docg), Monolite (Monferrato Doc Casalese Cortese) e Felem.
LA COLLABORAZIONE CON LOCANDA DEL SANT’UFFIZIO
L’accoglienza è importante e la cantina offre non solo diverse formule, ma anche una serie di eventi pensati per le diverse occasioni. Tutto è documentato e prenotabile tramite il sito. Tra gli eventi ormai diventati appuntamento fisso ne compare, da quattro anni, uno il cui ricavato viene devoluto per beneficenza all’ospedale Santo Spirito di Casale Monferrato. Tra le formule di visita in azienda compare “Vinum in Fabula”, dalla vigna alla bottiglia attraverso la biodiversità, che prevede la visita in vigneto, cantina, tasting e degustazione di un tagliere di salumi e formaggi seguito da un piatto della tradizione Monferrina e un dolce Monferrino con passito. L’esperienza da non perdere? Si chiama “Ad Astra” e comprende, al prezzo di 70 euro, la degustazione di quattro calici di diversi vini in abbinamento con le proposte gastronomiche di Locanda del Sant’Uffizio, due stelle Michelin. Per chi vuole provare tutta la cucina dello chef Gabriele Boffa, executive della Locanda che opera sotto la supervisione di Enrico Bartolini, ecco la formula “Convivia et Mirabilia” che con 230 euro permette a ogni ospite di visitare la cantina, far la degustazione e infine andare a cena al Sant’Uffizio. Infine, per chi intende pernottare in Monferrato, ecco “Dulcis in fundo”, formula che comprende anche una notte per due persone a Casa Colombi o in alternativa alla Locanda Il Cortile (compresa la colazione).

Locanda del Sant’Uffizio