Margriet, l’olandese “volante” che ha scelto l’Etna

di Andrea Guolo

Dopo aver viaggiato nel mondo come esperta di progettualità turistica, van der Woerd ha investito sul vulcano diventando produttrice di vini con Casale 120. E oggi organizza tasting e picnic tra le vigne di antiche varietà

Margriet van der Woerd ha scelto l’Etna per diventare vignaiola. Olandese, nata e cresciuta nei pressi di Utrecht, ha viaggiato in tutto il mondo, vivendo a lungo in Russia (San Pietroburgo), in Australia e in altri Paesi lontani, per poi tornare in Europa, scoprire la Sicilia, innamorarsi dell’isola e di un siciliano e decidere che ai piedi del vulcano sarebbe tornata alle proprie origini, perché fin da bambina Margriet si prendeva cura dei vigneti di casa. “Già, avevo otto anni ed era il mio compito in casa, perché provengo da una famiglia di agricoltori”, ci racconta in quest’intervista nel corso della nostra visita in azienda. Dove siamo? A Rovittello, non lontano da Linguaglossa, versante nord della denominazione, nell’azienda che è stata ribattezzata Casale 120. Di recente fondazione (la sua prima annata è la 2020), la tenuta sta crescendo anche come offerta enoturistica, tra tasting, abbinamenti food e possibilità di pernottare direttamente in loco.

L’Etna in eruzione visto da Casale 120

Perché proprio l’Etna? Cosa l’ha colpita di questo territorio?

Dopo tanti anni vissuti costantemente in viaggio, sentivo la necessità di trovare un posto dove disfare le valigie. Questo posto è stato l’Etna. La prima cosa che ho fatto, una volta arrivata in Sicilia, è stata visitare questo territorio: mi dovevo fermare due giorni, sono rimasta una settimana e non volevo più andar via. Poi, quando ho incontrato il mio compagno Maurizio (Lunetta, direttore del Consorzio Etna Doc, ndr), mi ha fatto visitare tutta la Sicilia, ma questo per me era il più bel luogo possibile. E alla fine anche lui, che all’epoca faceva altre cose, ne è rimasto coinvolto, anche professionalmente. Così abbiamo acquisito il podere, avviato il progetto e la prima annata è stata quella del Covid. Una partenza un po’ in salita… Ma adesso siamo contenti. L’Etna è un luogo meraviglioso, ogni giorno qui è diverso e tra le persone c’è una bellissima convivialità.

Nel frattempo avete lanciato tre etichette (Senecio e Contrada Picciolo tra i rossi, Crociere tra i bianchi) e e un bel progetto di incoming. Come si sviluppa la vostra ospitalità?

Con il recupero del vecchio palmento, oggi siamo attrezzati per ricevere gruppi e visitatori individuali. Lavoriamo anche con agenzie di tour operator e offriamo esperienze che partono dal tasting e arrivano fino al pernottamento nell’appartamento realizzato sopra la sala degustazione e con vista sul vulcano. Così possiamo ospitare anche famiglie con bambini, alla scoperta di spazi molto particolari che si trovano all’interno della proprietà, come la grotta naturale creata dalla lava e che abbiamo attrezzato come una micro-cantina. Poi c’è tutta la zona dove abbiamo piantato i vigneti autoctoni a rischio estinzione, come ad esempio il “Terribbile” che però viene indicato come “Terribile”, perché avevamo paura che la gente pensasse a un mio errore di ortografia, essendo olandese… Agli ospiti cerchiamo di comunicare come si sviluppa il nostro progetto per arrivare alla produzione di vini di alta qualità.

Come si prenota la visita?

Telefonicamente o prenotando tramite il nostro sito internet. Le degustazioni hanno un costo compreso tra i 35 e i 50 euro a seconda della formula e dell’abbinamento con taglieri di prodotti locali, che ben si abbinano con i nostri vini dalle caratteristiche particolari. Per esempio, il nostro bianco prodotto da un solo vigneto coltivato il località Milo presenta caratteristiche di acidità importanti, data l’altitudine, ed è adatto ad accompagnare carni e formaggi più che pesci o crostacei.

C’è qualche formula particolare che i wine lovers amano?

L’esperienza picnic, che organizziamo per piccoli gruppi. Alle persone piace girare per conto proprio all’interno dei vigneti e vivere in sintonia con la natura.

Nuovi progetti in cantiere?

Stiamo ristrutturando la vecchia cantinetta, adiacente alla zona tasting, che verrà trasformata in camera per gli ospiti. Inoltre, stiamo allestendo un’altra soluzione per l’hospitality a Milo, nell’altro vigneto. A quel punto avremo tre possibilità di pernottamento per i nostri ospiti. Ci sarebbe anche la casa del custode, che in futuro potrebbe diventare un’altra struttura ma a oggi viene utilizzata come magazzino. E poi stiamo realizzando il wine shop. In prospettiva, vogliamo costruire la nostra cantina, perché oggi la produzione viene effettuata con l’appoggio su una struttura esterna.

Casale 120
Via Nazionale 9, Rovittello
Castiglione di Sicilia, Italy
casale120.etna@gmail.com

https://www.casale120.it

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