A Bolgheri è nata una Meraviglia

di Andrea Guolo

Inaugurata la cantina del gruppo Bulgheroni, frutto di 1.125 giorni di lavoro e della “guarigione” di un’antica ferita del territorio

Il primo servizio che ho scritto su Cantina Meraviglia risale al 2017. Si trattava di un progetto a dir poco suggestivo, mirato a sanare un’antica ferita del territorio di Bolgheri, quello della vecchia cava della Cariola. Poi le cose, pian piano, sono passate dalla teoria alla pratica, per quanto la pandemia abbia contribuito ad allungare i tempi di un recupero comunque complesso. Oggi, a otto anni di distanza, la cantina è diventata realtà.

In tutto, fanno 1125 giorni dall’avvio del cantiere all’inaugurazione dell’opera che è stata voluta da Alejandro Bulgheroni e dal suo gruppo Abfv Italia. Il magnate argentino completa così la sua presenza nel territorio toscano dove è già presente in Chianti Classico con Dievole e a Montalcino con Poggio Landi e Podere Brizio.

Bulgheroni ha presenziato alla cerimonia e alla cena di gala inaugurali, insieme alla moglie Bettina Bulgheroni e ai figli Alejandro Jr e Diego: con emozione, ha ricordato le sue origini italiane (il bis-nonno Giovanni Alessandro Bulgheroni aveva lasciato Olgiate Comasco nel 1873 per spostarsi in Argentina) e si è detto orgoglioso di questo progetto, nato non a caso in luogo dove il terroir è straordinario.

Firmata dallo Studio Bernardo Tori con la consulenza ingegneristica di Niccolò De Robertis (AEI Progetti), la cantina si sviluppa su tre livelli, seguendo l’orografia naturale della cava. Con 7.000 m² di spazi produttivi e tecnologici, una terrazza panoramica che guarda il Mar Tirreno e un tetto verde immerso nella macchia mediterranea, l’edificio si fonde nel paesaggio senza alterarlo, rispettando i margini della cava. I materiali utilizzati, per oltre il 95% di provenienza locale e i sistemi di costruzione adottati rispondono ai più alti standard di sostenibilità ambientale.

La Cantina Meraviglia sarà il luogo produttivo dei due brand aziendali, ovvero Tenuta Meraviglia e Tenuta Le Colonne, per un totale di 95 ettari. La divisione fra le due tenute è prettamente agronomica: Tenuta Meraviglia, più in alto, ha suoli di natura vulcanica, ed è quasi per la sua totalità piantata a Cabernet Franc (ad eccezione di 3 ettari nel pedecollinare di Vermentino); Tenuta Le Colonne invece si estende fino quasi a toccare il mare, su suoli a matrice sabbiosa, regalandoci vini eleganti e immediati.

Sarà anche un luogo di ospitalità ed enoturismo. Le due sale al piano superiore, la bellissima terrazza panoramica, ma anche la library con le vecchie annate sospesa sulla bottaia, sono luoghi suggestivi pensati per un turismo del vino di qualità, dove fare promozione di territorio e cultura. La cantina aprirà al pubblico a settembre.