Un centro enoturistico per la Barbera d’Asti

di redazione

Sculture realizzate da vecchi ceppi di Barbera, opera dell’artista Ezio Ferraris, all’interno del museo immersivo permanente “L’Anima del Vino”, promosso dalla Cantina Barbera dei Sei Castelli di Castelnuovo Calcea

È stato presentato ufficialmente ai media nazionali “Il Risveglio del Ceppo”, il progetto culturale e produttivo che unisce vino, arte e territorio, promosso dalla Cantina Barbera dei Sei Castelli di Castelnuovo Calcea. Fondata nel 1960 dalla volontà cooperativa di viticoltori originari di sei comuni delle colline astigiane– Agliano Terme, Castelnuovo Calcea, Moasca, San Marzano Oliveto, Calosso, Costigliole d’Asti– la Cantina Barbera dei Sei Castelli prende il nome dai castelli medievali che ancora oggi vegliano su questi borghi vitivinicoli.

L’evento è stato ideato per presentare non solo la nuova linea di vini Il Risveglio del Ceppo, ma anche per il lancio del nuovo Centro enoturistico all’interno del museo immersivo permanente L’Anima del Vino, dove le opere dell’artista Ezio Ferraris – sculture realizzate da vecchi ceppi di Barbera– restituiscono voce e forma alla memoria viticola. In questo spazio evocativo, gli ospiti hanno potuto assistere in anteprima assoluta alla presentazione dell’annata 2023 della Barbera d’Asti “Il Risveglio del Ceppo”. L’intero evento è stato scandito dalle musiche originali del Maestro Christian Ravaglioli, che hanno accompagnato i momenti salienti, trasformando la presentazione in un rito collettivo dove l’identità della terra si è fatta suono, gesto e racconto.

La particolarità della nuova Barbera? Ogni bottiglia è un frammento di storia, un ceppo che torna a parlare, simbolo di rinascita e continuità. I vini provengono da vigneti realizzati utilizzando il patrimonio genetico di storici vigneti risalenti ad inizio ‘900 coltivati secondo i principi della viticoltura rigenerativa, in cui il gesto agricolo si intreccia con quello artistico, in un linguaggio contemporaneo che valorizza la memoria agricola e il paesaggio vitivinicolo.

Con oltre 260 soci viticoltori, 800 ettari coltivati e oltre 7 milioni di fatturato la Cantina Barbera dei Sei Castelli è oggi un simbolo di cooperazione agricola e innovazione culturale, promotrice di un’agricoltura sostenibile e di un vino che diventa narrazione del territorio.