A Venezia l’iniziativa lanciata da Coldiretti con 50 ore di formazione. “Cibo e vino sono espressione del territorio”
In un contesto difficile per le attività agrituristiche, messe in ginocchio dal riacutizzarsi della pandemia che ha portato agli annullamenti delle prenotazioni legate a eventi e cerimonie, Terranostra affronta una nuova sfida: formare le aziende agricole all’accoglienza legata al vino.
“Cerchiamo di pensare a come sfruttare il tempo nel migliore dei modi: ci dedichiamo alla nostra campagna ma investiamo anche sulla nostra formazione, guardando ad un futuro che sarà diverso nel modo di organizzare e vivere una vacanza” ha affermato Tiziana Favaretto, presidente di Terranostra Venezia, l’associazione che raggruppa gli agriturismo di Coldiretti.
Coldiretti Venezia ha quindi dato il via a un corso di enoturismo che sta interessando una ventina di operatori agrituristici. “Oltre alla valenza sociale e psicologica, rappresenta uno strumento di trasformazione culturale. Il cibo e il vino, sono espressioni di un territorio, delle tradizioni e d’identificazione di un luogo, l’enogastronomia è a tutti gli effetti una forma di esperienza culturale” ha aggiunto la presidente.
Tra le tematiche affrontate durante il corso compaiono: ricettività, numeri che riguardano la domanda nazionale e internazionale, tendenze e nuove richieste del turista, tecniche di degustazione, modalità operative finalizzate al consolidamento della qualità dei servizi ma anche esempi pratici di percorsi didattici.