Enoturismo a San Marino, l’esempio di Podere Lesignano

di Andrea Guolo

Nella piccola Repubblica, Stefano Valentini è il più importante viticoltore e ha creato un’azienda multifunzionale. “Questo è un luogo di incontro, cultura e valorizzazione del paesaggio”. Dopo le cooking class, è in arrivo l’agricampeggio. E c’è anche un tempio shintoista

“Qui non esiste un cancello. L’azienda è sempre aperta”. Stefano Valentini presenta così la sua realtà, Podere Lesignano, 35 ettari di terreno tra proprietà e affitto, dieci ettari vitati, 400 piante di olivo (eccellente l’olio!) e il resto coltivato a seminativo. Non c’è la cantina, perché Valentini è un conferitore, il più grande dell’intera nazione, che non è l’Italia. Siamo infatti nella Repubblica di San Marino, dove a vinificare sono soltanto due cooperative e dove la produzione è abbastanza limitata. La superficie vitata all’interno dei confini nazionali è di circa di cento ettari e, di questi, venti appartengono alla famiglia Valentini, in due diverse aziende. Podere Lesignano però non si limita a coltivare, anzi! L’azienda agricola è diventata un punto di riferimento per chi vuole visitare, degustare, vivere l’esperienza outdoor. A cominciare dai bambini.

FATTORIA DIDATTICA CON ANIMALI

La fattoria didattica di Lesignano vive la sua massima attività nel corso dell’estate. “Complessivamente – racconta il titolare – arriviamo a mille bambini durante i campi estivi da noi ospitati. Si fanno attività agricole, i bimbi accudiscono gli animali e poi ogni giorno ci sono diverse attività: dall’orto, al ciclo del grano, alla preparazione dei biscotti e delle tagliatelle, alla passeggiata in zone agricole e boschive, fin alla tessitura della lana e al laboratorio di falegnameria”. Ma neanche d’inverno si sta fermi, perché con la stagione fredda iniziano i laboratori dedicati alle scuole. Valentini parla di Podere Lesignano come di un’azienda multifunzionale. “Non siamo solo un luogo di produzione di beni alimentari. Questo è un luogo di incontro, di cultura e di valorizzazione del paesaggio. Altrove, nel mondo, le aziende agricole hanno già raggiunto questa connotazione, mentre a San Marino siamo ancora un po’ indietro ma stiamo recuperando il tempo perduto”. Del resto, la gestione diretta del Podere è abbastanza recente per la famiglia Valentini, che aveva affidato la proprietà alle cure dei mezzadri fino al 1982, anno in cui decise di occuparsene in prima persona. “Fu mio padre a rilevarne la gestione, perché voleva trasferire qui l’abitazione di famiglia. Io allora lavoravo per l’Ufficio Agricoltura della Repubblica di San Marino e mi occupavo del Podere nel tempo libero. Dal 1997, questa è diventata la mia primaria attività”. La viticoltura rappresenta il business principale del Podere, che conferisce le proprie uve alla Cantina Sociale di San Marino. Le cantine, nel territorio del piccolo Stato sovrano, sono due, entrambe cooperative private, che a loro volta fanno parte del Consorzio dei vini tipici di San Marino dove entra in campo il terzo socio ovvero lo Stato, al quale spetta la nomina del presidente del collegio sindacale del Consorzio stesso. Di fatto, la Repubblica lascia ai privati la gestione e tiene per sé la funzione di controllo. I vini “made in San Marino” sono destinati principalmente ai ristoranti e alle enoteche del territorio, ma c’è anche la possibilità di acquistarli in Romagna, nel resto del territorio italiano e pure all’estero. E naturalmente si possono comprare all’agriturismo del Podere, che offre anche una propria linea con etichetta commemorativa del tempio giapponese (vedi paragrafo successivo) e due garage wines, un Sangiovese e uno Chardonnay metodo classico. Del resto, proprio l’attività agrituristica è l’altro business di riferimento della famiglia Valentini.

IL TEMPIO SHINTOISTA NEL PODERE

Nell’azienda dove non esiste il cancello, ci si può andare per diversi motivi, anche senza dover accompagnare i propri figli ai campi scuola. Il primo è l’acquisto dei vini sanmarinesi. Il secondo è partecipare alle lezioni di cucina che si tengono al Podere, per imparare a fare le tagliatelle o le piadine (e per poi mangiarsele, accompagnate da un calice di Sangiovese naturalmente!). Il terzo è davvero particolare. “Siamo l’unica azienda in Europa con un tempio shintoista al proprio interno”, svela Valentini. La ragione di questa curiosa presenza è legata all’esistenza di un’associazione di amicizia tra San Marino e Giappone; per una serie di eventi, il tempio donato dai giapponesi ai sanmarinesi è finito all’interno del Podere ed è stato piazzato nei pressi di un laghetto. “Questo ci porta saltuariamente dei visitatori durante l’anno. Ed è alla base dell’evento che si tiene annualmente nell’ultima domenica di maggio e prende il nome di San Marino Matsuri”, aggiunge Valentini. All’inaugurazione del tempio, nel 2014, partecipò la madre dell’allora premier nipponico, il compianto Shinzō Abe. Le relazioni con il Giappone sono consolidate, anche dal punto di vista delle esportazioni. “Ogni anno facciamo delle bottiglie di vino commemorative del tempio, cambiando l’etichetta. E poi c’è l’adozione delle piante di olivo”, precisa Valentini. I giapponesi adottano la pianta, assistono online alla potatura, alla fioritura e alla raccolta. E poi, dopo la frangitura, ricevono una latta con tre litri di olio extravergine di oliva, quelli corrispondenti alla produzione della pianta adottata.

ARRIVA L’AGRICAMPING

Intanto stanno fiorendo nuove iniziative legate all’accoglienza in azienda. Dal primo gennaio, la titolarità è stata trasferita da Stefano Valentini ai figli Francesco e Mario, con il primo che si occupa della parte agrituristica e il secondo dell’attività agricola. “Tra qualche settimana dovremmo iniziare i lavori per aprire, dal 2026, l’agricampeggio. Questa attività sostituirà il b&b di cui disponevamo prima del covid”, dice Stefano. Continueranno le cooking class e i mercatini di prodotti locali che si tengono ogni seconda domenica del mese. In arrivo, inoltre, c’è un negozio per la vendita dei prodotti del Podere come le farine e i cascioni fatti con il grano dell’azienda, il vino e l’olio. La possibilità di realizzare un ristorante è invece preclusa dalla legge sanmarinese, che la prevede solo nel caso in cui le persone pernottino in struttura. “Anche in futuro, più che un agriturismo, saremo un luogo dove si fanno eventi”, conclude l’imprenditore agricolo. Per la prenotazione è sufficiente telefonare in azienda specificando quali esperienze si intende scegliere tra quelle indicate sul sito. Per pernottare e cenare, a soli tre chilometri è disponibile l’Agriturismo Le Bosche, con la splendida piscina a sfioro ideale per l’estate e con le sue specialità come la pasta fresca, naturalmente la piadina e le grigliate di carne.