Dopo Castello di Semivicoli, Masciarelli aprirà il suo museo virtuale

di Andrea Guolo

Salto di qualità in arrivo, nell’accoglienza, per la prima realtà vitivinicola privata dell’Abruzzo. Lo annuncia Marina Cvetic: “Sarà un’esperienza ‘wow’, pensata soprattutto per i più giovani”.

Lo spettacolo è già nel panorama e lo è ancor più a inizio primavera, quando giungono i primi segnali di risveglio delle vigne ormai assolate, quando splende l’azzurro del mare Adriatico a est e quando ti abbaglia il massiccio imbiancato della Maiella (la neve resiste almeno fino a maggio) a sud, che al mattino – illuminato dal sole, come se si trattasse di un faro teatrale – rende davvero unico questo quadro. Mi chiama un’amica e collega, è un lunedì mattina e mi chiede: dove sei? Le rispondo: da un lato vedo il mare, dall’altro una montagna innevata. Secondo te dove mi trovo? Lei ci pensa un istante e poi risponde: in Abruzzo. Risposta esatta. Per la precisione, mi trovo in provincia di Chieti, Castello di Semivicoli, proprietà di Masciarelli.

IL VINO È LA STELLA POLARE DEL CASTELLO

Visitatelo in primavera, fatelo già a marzo – o ad aprile – perché è il momento migliore e perché Castello di Semivicoli ha già aperto. La stagione per questo relais tra le vigne inizia il 18 marzo e termina il 7 gennaio. Certo, finché l’aria non si riscalda, la piscina all’aperto che è una delle “chicche” del castello non si può utilizzare, ma pazienza: chi visita questa struttura edificata tra il XVII e il XVIII secolo sul punto più alto di Semivicoli e appartenuta alla famiglia dei Duca di Celaya Sannita, prima di passare per varie mani alla famiglia Masciarelli, può trovare altre occupazioni e consolazioni. Per esempio: la cucina di Mario Di Giovanni, chef formatosi alla corte di Niko Romito dove ha imparato non solo i segreti del pane, prodotto su sua ricetta da un fornaio del territorio, ma anche le tecniche per valorizzare le carni tipiche abruzzesi – strepitoso l’agnello pere e genziana – e le verdure provenienti dall’orto a km zero che si trova tra le vigne del parco del castello. E poi ci sarebbe il vino… Eh sì, perché Semivicoli, come ci racconta l’hospitality manager Marco Di Giovanni: “Non nasce come albergo. Nasce come casa, e il vino è la nostra stella polare”. Il vino è quello di Masciarelli, il primo gruppo vitivinicolo privato dell’Abruzzo a livello dimensionale, forte di tre cantine presenti nel territorio regionale e di trecento ettari di proprietà. Villa Gemma, il luogo dove Gianni Masciarelli diede il via, alla fine degli anni Settanta, alla sua tenace volontà di ottenere grandi vini in Abruzzo, dista quindici minuti in auto, e la cantina principale della società si trova lì, mentre il Castello è il luogo deputato all’ospitalità, agli abbinamenti tra cibo e vino, alle esperienze estemporanee disegnate per gli appassionati dei grandi vini e dell’Abruzzo, tanto da meritarsi la definizione di “Pop up Château”.

UNDICI SUITE E TRE PERCORSI DEGUSTAZIONE

Le degustazioni si possono effettuare nella cantina storica del Castello, tra le antiche botti e a temperatura gradevole più d’estate che d’inverno, o nel wine bar attrezzato (e riscaldato) a lato della hall. E poi, naturalmente, nella sala del ristorante che sabato 23 marzo è stato inaugurato per la nuova stagione con un super evento di cucina d’autore a quattro mani: ai piatti del resident chef Di Giovanni si sono aggiunti, per l’occasione, quelli di Caterina Ceraudo, in arrivo dal Dattilo di Strongoli. Il primo piano, quello nobile, accoglie gli ospiti per la colazione, ma nelle ore pomeridiane e serali diventa il luogo perfetto per la lettura e la conversazione tra gli ospiti, molti dei quali sono di origine internazionale. E poi ci sono le stanze, undici in tutto: si trovano perlopiù al secondo piano e alcune di esse conservano il nome legato alla loro antica funzione. Per esempio, la Superior Suite è denominata “Granaio” ed è la più esclusiva delle stanze del Castello, con 120 metri di superficie e una vista a 360° su campagna, vigneti, mare e montagna grazie alle sue 17 finestre: al suo interno troviamo un letto king-size, la doppia vasca idromassaggio a vista, l’angolo lounge con kitchenette. l’angolo relax con divano letto. Ci sono poi le antiche prigioni, oggi “Junior Suite Segrete”, diventate un mini loft con vista sul vigneto del Castello di Semivicoli. La “Junior Suite Monastero” conserva gli arredi baronali e il passaggio segreto alla chiesa; qui l’elegante ambiente con i mobili d’epoca è perfettamente armonizzato con i comfort più moderni, come la vasca idromassaggio con trattamento di cromoterapia. Per chi fosse interessato ai percorsi di degustazione, tre sono prenotabili online: si tratta del percorso denominato Premium (90 euro, un’ora e mezza di durata, con cinque etichette della selezione Masciarelli e Resto del Mondo, degustazione di olio extravergine bio Marina Cvetic in accompagnamento a una selezione di salumi e formaggi e un primo piatto) che si tiene ogni giorno alle 12,45, di quello denominato Gran Sasso (50 euro, con quattro etichette della selezione Masciarelli, degustazione di olio extravergine bio Marina Cvetic in accompagnamento a taralli e grissini della casa, una selezione di salumi e formaggi ed un primo piatto) sempre alla stessa ora e, infine, di quello denominato Maiella (40 euro, con quattro etichette della selezione Masciarelli, degustazione di olio extravergine bio Marina Cvetic in accompagnamento a taralli e grissini della casa e una selezione di salumi e formaggi).

La bottaia del castello (foto: Antinori)

IL MUSEO VIRTUALE PER UNA NUOVA ESPERIENZA

La grande novità in arrivo riguarda il museo contadino virtuale, che sarà realizzato nei vigneti non lontani dalla cantina di Masciarelli, in località Contrada Gamberale. A descriverci cosa nascerà in quei terreni di proprietà del gruppo è Marina Cvetic, oggi a capo dell’azienda con la figlia Miriam Lee Masciarelli, coadiuvata dall’enologo Attilio Alfino e dalla responsabile delle visite in cantina Fabiana Zizi. “Il Castello è un posto ideale per l’organizzazione degli eventi – racconta Marina – ma noi abbiamo bisogno di creare altre situazioni ‘a bordo vigna’ per centrare la nostra mission, che è far innamorare le persone della campagna, del paesaggio, di questa regione. Perciò, dopo aver realizzato tante cose a Semivicoli, ora stiamo recuperando un vecchio casale, trasformando una sua saletta in uno spazio di realtà virtuale. A tutti coloro che vorranno provare l’esperienza, daremo un visore 3D per farli entrare in tutti i nostri vigneti. Sarà una virtualità ‘wow’, soprattutto per i più giovani che in mezz’ora, senza troppo impegno e senza spostarsi dal casale, affronteranno un viaggio davvero emozionante. E poi ci sarà la merenda da condividere, con un buon calice del nostro vino. Crediamo fortemente nel turismo rurale, ma l’offerta deve essere al passo con i tempi”. Se tutto va bene, l’inaugurazione di questo museo virtuale potrebbe avvenire già entro l’estate. Burocrazia permettendo…

La suite principale. Sono 11 le camere presenti al Castello