Distillerie aperte e alambicchi accesi in Trentino

di redazione

Un evento da godere nel periodo autunnale. Grazie all’aggregazione di Istituto Tutela Grappa del Trentino, la maggior parte delle distillerie è aperta al pubblico da settembre a novembre

In Trentino è uno degli appuntamenti più importanti a livello produttivo. Si tratta della distillazione e della produzione della grappa, quando ormai la maggior parte delle distillerie è aperta al pubblico. Vedere da vicino un alambicco acceso è una occasione limitata al periodo che va da settembre a novembre. I profumi, il calore dei vapori e l’atmosfera che si vive nelle distillerie è quindi diventata una vera e propria occasione per scegliere il Trentino in questo periodo dell’anno. Il racconto dei mastri distillatori aiuta inoltre a comprendere ancora meglio l’eccezionalità e il valore delle grappe del trentino.

Sul portale www.grappatrentina.it si trovano tutte le informazioni per raggiungere con facilità le distillerie. E il ruolo dell’Istituto Tutela Grappa del Trentino è stato fondamentale per stimolare questo progetto di aggregazione e per dare ai grappa-lovers tutte le indicazioni per ammirare il rito magico della distillazione in corso, con gli alambicchi accesi.

Alessandro Marzadro (foto: Nicola Boi)

Quali sono le aspettative per la qualità del risultato finale? Alessandro Marzadro, presidente dell’Istituto di Tutela e imprenditore del settore con la nota azienda di famiglia, afferma che: “Dal punto di vista agronomico è stata un’annata particolare come sappiamo, ma nonostante le paure vissute in luglio e agosto possiamo dire che al momento della raccolta le varietà autoctone utilizzate anche per la distillazione della nostra grappa si sono presentate con una buona qualità in generale. Come sempre poi il grande lavoro di collaborazione tra viticoltori trentini e produttori di grappa ha ancora una volta permesso di avere delle ottime bucce da distillare in maniera rapida e sapiente come da tradizione dei distillatori trentini e alla fine il risultato esalterà le singole varietà del nostro territorio”.

Si prevedono pertanto grappe da bacca bianca molto profumate e aromatiche. Per le grappe da bacca rossa, Marzadro sostiene che: “Potremo ottenere ottime basi, anche per l’invecchiamento, dalla Nosiola al Teroldego, passando per Muller o Moscato, potremo raccontare il nostro territorio attraverso le sue valli, ognuna rappresentata da un vitigno, cura e attenzione della buccia, dal viticoltore alla distilleria, sono il valore aggiunto in Trentino e l’Istituto in questo senso è da oltre cinquanta anni a garanzia di questo”.