Con dieci borghi il Piemonte guida la schiera dei comuni capaci di implementare politiche green ed attente alla comunità.
Sono cinquantanove le Spighe Verdi 2021 assegnate dalla FEE – Foundation for Environmental Education ai Comuni rurali capaci di implementare politiche virtuose per l’ambiente e la qualità della vita dell’intera comunità. Ad essere rappresentate ben quattordici regioni italiane, con Piemonte (10 Comuni), Marche (9) e Toscana (7) che compongono il podio delle regioni più virtuose.
Secondo il ministro Massimo Garavaglia, le spighe verdi sono “Un marchio che potrà premiare quelle aree del territorio, magari meno conosciute e lontane dai flussi turistici, che potranno attrarre visitatori e diversificare così la creazione di ricchezza della zona. Tra l’altro, scelte del genere vanno nella direzione di valorizzare aree oggi meno note del Paese ed inserirsi a pieno titolo nell’azione del governo di allentare la pressione sui grandi poli di attrazione turistica. E rilanciare quel turismo lento, focalizzato sull’enogastronomia, oggi molto ricercato dai visitatori e punto di forza della nostra offerta turistica”.
Ad essere giudicati indicatori come la partecipazione pubblica, l’educazione allo sviluppo sostenibile, il corretto uso del suolo, le produzioni agricole tipiche, la sostenibilità e l’innovazione, l’offerta turistica, la gestione dei rifiuti e della raccolta differenziata. A queste si è aggiunto poi AGRIcoltura100, indicatore realizzato da Confagricoltura e Reale Mutua che premia le aziende sostenibili.
“Registriamo quest’anno un importante aumento delle località Spighe Verdi – ha detto Claudio Mazza, presidente FEE Italia – segno che l’attenzione e l’impegno per uno sviluppo sostenibile del territorio, la scelta di politiche di gestione rispettose dell’ambiente, la necessaria sinergia tra amministrazioni locali e agricoltori sta crescendo, così come cresce la consapevolezza che questa è l’unica via perseguibile per il nostro futuro”
“Il costante aumento del numero dei Comuni ‘Spighe Verdi’ – così Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura – dimostra che cresce di anno in anno la sensibilità verso la sostenibilità, l’economia circolare, la valorizzazione dei prodotti tipici, l’accoglienza, ovvero i temi che caratterizzano il programma di FEE, al quale Confagricoltura collabora con convinzione dalla prima edizione. Siamo fieri di essere protagonisti del programma di ‘Spighe Verdi’ nel segnare le tappe di questo cambiamento che pone al centro l’agricoltura, il paesaggio rurale e la cura del territorio”.
“Oggi la sostenibilità economica, ambientale e sociale rappresentano i cardini del dibatto in materia di Next Generation EU e di riforma della PAC – ha concluso Stefano Patuanelli – ma tengo a sottolineare che sette anni fa il vostro programma ha avviato un percorso pioneristico in materia di buone prassi per lo sviluppo delle aree e delle popolazioni rurali. Oggi la grande sfida dell’agricoltura è quella di produrre di più e meglio, preservando le risorse naturali e garantendo un’equa distribuzione del valore lungo la filiera”.