L’Associazione Nazionale Città del Vino (ANCV) lancia il progetto ARealchemy: etichette sulle bottiglie in realtà aumentata per scoprire tutto sul patrimonio vitivinicolo nazionale e rivoluzionare l’enoturismo
Promuovere e valorizzare l’immenso patrimonio di cantine e territori ad alta vocazione vitivinicola dell’Italia applicando i sistemi di realtà aumentata alle etichette delle bottiglie di vino.
L’idea arriva dall’Associazione Nazionale Città del Vino (ANCV), che con il progetto ARealchemy coltiva l’obiettivo di “rivoluzionare” il mondo dell’enologia e dell’enoturismo.
L’iniziativa è al centro del protocollo di intesa sottoscritto dal presidente dell’Associazione Nazionale Città del Vino Angelo Radica e dalla Uno@Uno e che verrà presentato in occasione della convention dell’associazione in programma il prossimo novembre a Menfi.
Dietro, o meglio dentro una bottiglia di vino non c’è solo un prodotto, ma il racconto di un territorio e tante storie da scoprire: sarà possibile farlo grazie alla realtà aumentata, senza l’uso di visori o caschi, ma semplicemente inquadrando l’etichetta e accedendo così a informazioni che una semplice label cartacea non può contenere, come la storia e le caratteristiche di un vino, la sua provenienza o suggerimenti di percorsi e esperienze legate a un determinato territorio.
Si tratta di un uso della realtà aumentata che non sostituisce ma al contrario amplifica le emozioni che si stanno vivendo, una sorta di guida per scoprire al meglio la tradizione vitivinicola nostrana.
Oltretutto, la realizzazione di etichette in realtà aumentata permetterà di accedere alle informazioni sul vino in linea con le nuove normative europee destinate alle aziende vitivinicole che prevedono l’obbligo, entro la fine del 2023, di far conoscere ai consumatori le caratteristiche nutrizionali del prodotto.
Con l’etichetta in realtà aumentata si potrà inoltre accedere a info su promozioni ed eventi legati al marchio, conoscere abbinamenti vino-cibo e scoprire itinerari e percorsi immersivi nel territorio che consentano all’enoturista di vivere l’esperienza all’aperto nei vigneti ma anche all’interno delle cantine.
Tutto ciò, nelle intenzioni di ANCV può contribuire a promuovere l’enoturismo anche nei mesi non destinati tradizionalmente a questa attività, creando sinergie con le altre realtà del territorio.
Oggi la ricerca e la scoperta dei luoghi che hanno una tradizione vitivinicola è ormai alla base del successo dell’enoturismo, un comparto che nel 2022 ha mosso oltre 14 milioni di persone e che nell’estate appena trascorsa ha fatto segnare un aumento di richieste di esperienze culinarie con visite a cantine, fattorie e ristoranti storici.
Un turismo che va alla scoperta di gusti, saperi e sapori ma anche un turismo slow, consapevole, ecosostenibile e giovane.
Grazie alla realtà aumentata sarà dunque possibile vivere, o rivivere, “l’esperienza” di luoghi e situazioni capaci di regalare sensazioni vive.
“La finalità è quella di sperimentare la promozione e commercializzazione attraverso lo strumento della realtà aumentata che consente di dare maggiore visibilità alle aziende attraverso delle etichette interattive e maggiormente informative – afferma Angelo Radica, presidente dell’Associazione Nazionale Città del Vino – Con questo protocollo l’associazione si candida a promuovere questo progetto innovativo, attraverso i comuni, nelle aziende vinicole”.