La fiera internazionale Hospitality a Riva del Garda, leader in Italia dell’horeca, ha aperto l’edizione 2024 con oltre 850 espositori e 50 top buyer da tutto il mondo.
Inaugurata nel segno della crescita – per numeri e visibilità – la 48ma edizione di Hospitality–Il Salone dell’Accoglienza a Riva del Garda, la più completa fiera internazionale in Italia del settore horeca in programma fino all’8 febbraio.
“La manifestazione internazionale vanta numeri che superano di oltre il 35% quelli già significativi dello scorso anno – rimarca Roberto Pellegrini, presidente di Riva del Garda Fierecongressi – Un risultato che ci rende orgogliosi del lavoro fatto e che abbiamo conquistato negli anni. Grazie alla nostra intensa attività di scouting e alla collaborazione con l’Agenzia ICE sono qui 50 top buyer provenienti da 20 Paesi tra Europa e resto del mondo”.
FOCUS TEMATICI E ATTENZIONE ALL’INCLUSIONE
Durante i quattro giorni di Hospitality, i 9 padiglioni della fiera raccolgono le ultime tendenze del settore e una proposta completa del mondo horeca grazie alla presenza di 861 espositori – in significativa crescita rispetto allo scorso anno e con un 40% di nuove aziende – suddivisi in quattro aree tematiche – Contract & Wellness, Beverage, Food & Equipment e Renovation & Tech – e nelle tre aree speciali Solobirra, RPM-Riva Pianeta Mixology e Winescape, dedicate alla birra artigianale, al bere miscelato e al turismo del vino. Inoltre, 140 eventi con 175 speaker animeranno la manifestazione tra formazione e iniziative esperienziali: un’occasione per gli operatori dell’industria dell’ospitalità e della ristorazione di trovare idee, ispirazioni e soluzioni sempre nuove per far crescere il proprio business e restare competitivi sul mercato.
“Quest’anno abbiamo ampliato ulteriormente l’offerta espositiva – conferma Giovanna Voltolini, exhibition manager di Hospitality – affinché la fiera sia ancora più completa, abbracciando tutti i segmenti del comparto horeca e non solo. Dopo il positivo riscontro dello scorso anno e in linea con le tendenze dei viaggiatori, sia business che leisure, abbiamo confermato lo spazio dedicato al turismo all’aria aperta con l’intero padiglione Outdoor Boom”.
Trasversale a tutti i segmenti dell’ospitalità e della ristorazione è il tema di accessibilità e inclusione, affrontato con iniziative formative, con percorsi food pensati per le diverse necessità alimentari e soprattutto con un’area in cui ogni visitatore può vivere l’esperienza del check-in e del check-out con tre percorsi esperienziali e immersivi che illustrano le diverse esigenze di accessibilità per disabilità sensoriale visiva, fisica e motoria, sensoriale uditiva e cognitiva, e permettono di vedere il buio, muovere lo spazio, ascoltare il silenzio. “Con questo progetto – aggiunge Voltolini – vogliamo contribuire a supportare le imprese, gli operatori, i professionisti in un percorso di cambiamento per incontrare i bisogni di ogni persona. L’obiettivo è di creare non solo spazi fisici ed esperienziali, ma anche spazi mentali, offrendo ispirazione e contenuti agli operatori professionali che visitano la fiera”.
PERSONE AL CENTRO
“Da questa edizione abbiamo iniziato a parlare di industria delle persone – sottolinea Alessandra Albarelli, direttrice generale di Riva del Garda Fierecongressi – mettendo al centro le persone che lavorano nel settore significa valorizzare l’Italian lifestyle che ha lo stesso valore del Made in Italy di un prodotto. Non dobbiamo dimenticarlo quando parliamo di formazione, di contratti di lavoro, di riconoscimento, di valorizzazione personale. Solo se mettiamo al centro le persone riusciremo ad attrarle e a crescere professionalmente nel sistema di accoglienza, sia esso un ristorante, un hotel o un bar”.
L’importanza di “The People Industry” trova conferma nei dati economici del nostro Paese, in cui l’impatto diretto e indiretto prodotto dall’industria dell’ospitalità – dal food al beverage, dal wellness all’outdoor – ha raggiunto il 6,9% del Pil (dato Indice Tourism Satellite Account 2023), generando 4,5 milioni di posti di lavoro, di cui 3,4 milioni a tempo indeterminato.
“È indispensabile la formazione continua – rimarca Roberto Calugi, direttore generale FIPE – per un comparto che impiega 1,2 milioni di persone e 300mila imprese e che nel 2023 ha generato un fatturato superiore ai 90 miliardi di euro”.
Valeria Ghezzi, vicepresidente Federturismo e presidente di ANEF, si focalizza sull’importanza di lavorare per una filiera interconnessa, per poter offrire all’ospite un’esperienza completa di scoperta del territorio. In questo, la tecnologia ha un ruolo fondamentale nel miglioramento dei servizi.