A Luogosanto, Marco Berio e Raffaella Manca hanno ristrutturato un antico stazzo con cinque camere e due suite disegnate dall’architetto Jean Claude Lesuisse. Oltre al vino e all’olio, c’è anche la possibilità di degustare il mirto artigianale
Luogosanto dista mezz’ora dalla Costa Smeralda, ma è tutt’altro mondo. Patria del Vermentino di Gallura (unica docg della Sardegna), riconosciuta come Città del Vino, questa località ospita un buon numero di piccole trattorie e botteghe dove è possibile degustare le specialità gastronomiche locali a base di pasta fresca (chjusoni e pulilgioni, tipici nella variante leggermente dolce), oppure la suppa cuata (nota come “zuppa gallurese”), i salumi e gli arrosti di carne d’allevamento o cacciagione (soprattutto di cinghiale), i formaggi (tipici quelli freschi di latte vaccino), e i dolci tradizionali come cucciuleddi, papassini, acciuledd’e meli. Inoltre, Luogosanto è terra di cantine tutte da visitare, la più nota delle quali è certamente Siddura.
STAZZO RETREAT
In questo territorio ricco di offerta, si inserisce un nuovo resort, anzi uno “Stazzo Retreat” come lo hanno ribattezzato i proprietari. Si chiama Gallicantu, aprirà in primavera e dispone di cinque camere e due suite, disegnate dall’architetto Jean Claude Lesuisse e immerse in oltre tre ettari di macchia mediterranea e graniti dalle forme antropomorfe. Si tratta di uno stazzo – termine che deriva dal latino “statio” (stazione, luogo di sosta) e indica contemporaneamente l’azienda contadina e la costruzione abitata dai padroni o dai mezzadri – risalente agli anni Trenta del secolo scorso e rimasto abbandonato per quasi cinquant’anni prima dei lavori di recupero e ristrutturazione.
I PROPRIETARI
La proprietà è di una coppia ben affermata nel panorama dell’hotellerie di fascia alta in Sardegna. Per 12 anni, dal 2007 al 2019, Marco Maria Berio ha diretto il Pevero Golf Club, dando una continuità alla sua passione per il golf di cui era stato prima giocatore professionista e poi giornalista di testate specializzate. Con lui c’è Raffaella Manca, esperta di comunicazione e marketing per il settore alberghiero: Raffaella ha seguito le pubbliche relazioni di alcuni dei più prestigiosi hotel della Costa Smeralda (Cala di Volpe, Cervo, Pitrizza e Romazzino) e nel 2017 ha fondato CoastPR, agenzia di pubbliche relazioni, comunicazione e marketing specializzata in ospitalità, turismo ed enogastronomia.
CINQUE CAMERE E DUE SUITE
Lo stazzo principale ospita cinque camere una diversa dall’altra, un salotto con camino per le sere più fresche e una zona benessere con sauna, bagno turco, docce emozionali e una piccola area relax. Poco più in là si trovano le due suite Igna e Mendula, che si affacciano sul mandorleto dove una volta si trovava la piccola vigna che serviva al fabbisogno familiare. Ogni spazio è disegnato secondo lo stile dell’architettura organica: elementi naturali come ferro, pietra e ginepro trovano la giusta armonia con tessuti, tappeti e ceramiche dell’artigianato sardo moderno.
UNA GROTTA PER DEGUSTARE
La vecchia stalla ora ospita la cucina di Gallicantu. La colazione e la cena, solo per gli ospiti del retreat, sono servite su una terrazza da cui si vedono i paesi dell’Alta Gallura e la Corsica. Al centro della tenuta si trova la piscina ricavata tra le rocce e gli alberi secolari. La Grotta di Gallicantu è diventata una cantina per la degustazione di salumi, prosciutti e formaggi provenienti dagli stazzi vicini o da piccoli produttori locali. A Gallicantu c’è una produzione di olio extravergine di oliva. Inoltre, duecento piante di mirto danno vita a un liquore prelibato, realizzato artigianalmente, mentre dieci famiglie di api producono il miele che gli ospiti degustano a colazione o durante l’aperitivo in grotta.
LE ATTRAZIONI LOCALI
Gallicantu si trova a pochi passi da Luogosanto, che deve il nome a 22 chiese campestri disseminate nel suo territorio. Sede di Porta Santa con la basilica di Nostra Signora di Luogosanto, è una meta ideale per gli amanti del viaggio attivo e sostenibile: si possono praticare l’escursionismo a piedi, in bicicletta, a cavallo, il bouldering, il canoeing e lo yoga. Gli appassionati di archeologia possono scoprire non solo le tracce della civiltà nuragica (da non perdere la “capanna delle riunioni” di Monti Casteddu) e del neolitico (i tafoni abitati e funerari), ma soprattutto la maggiore concentrazione di resti medievali della Gallura con il Castello di Balajana, il Palazzo di Baldu e le architetture religiose. Si possono visitare aziende agricole, vigneti, stazzi, caseifici, un’erboristeria e un laboratorio di ceramica.