Non solo Moscato, da Cadgal è tempo di caccia al tartufo

di redazione

L’azienda di Santo Stefano Belbo lancia l’esperienza con trifulau a Tenuta La Cova, sede dell’azienda e della cantina da poco edificata

Realtà vitivinicola rinomata per la produzione di Moscato d’Asti, di proprietà del giovane imprenditore torinese Alessandro Varagnolo e del neocostituito gruppo La Cova, Cadgal dà il via alla stagione del tartufo bianco con un’esperienza da provare nella sede di una delle sue due tenute. Si tratta di Tenuta La Cova a Calamandrana, nel cuore del Monferrato Astigiano, sede dell’azienda e della cantina di recente edificazione. Qui si concretizza la collaborazione con Simone, il trifulau proprietario della tartufaia sotto la sede di Calamandrana. Il progetto Cadgal comprende due suggestive tenute: Tenuta Valdivilla nel prestigioso territorio del Moscato d’Asti, che prende il nome dalla frazione del comune di Santo Stefano Belbo nelle Langhe, e la già citata Tenuta La Cova.

Salotto a Tenuta Calamandrana

PRIMA LA CERCA, POI LA DEGUSTAZIONE

Andare per boschi alla ricerca del tartufo è senz’altro una delle esperienze più emozionanti e più intense che il territorio delle Langhe, Monferrato e Roero possa regalare”, raccontano in azienda. “Il nostro trifulau (cercatore di tartufi, ndr), vi offrirà la possibilità di partecipare a questa splendida esperienza”. Il tutto a un prezzo di 110 euro a persona. L’attività ha una durata di circa 1 ora e mezza, che si conclude con tour della cantina e dei vigneti. “In seguito accogliamo i partecipanti nella sala degustazione per assaggiare i nostri vini accompagnati da taglieri di salumi e formaggi”. L’azienda agricola nasce nel 1989 con la principale missione di ridefinire i confini identitari del Moscato d’Asti. Il progetto vitivinicolo si concentra sul vitigno, ne esalta la personalità legata al terroir e lo traduce in importanti vini dolci che giovano dello scorrere del tempo. Primo tra tutti il Moscato d’Asti Vite Vecchia (anche conosciuto come Vigna Vecchia), prodotto in quantità limitatissima, che affina per 60 mesi immerso nella sabbia: unicità di metodo che ha portato a risultati sorprendenti di ricchezza, finezza e longevità.

LA “CASA DEL GALLO”

Nel 2023 Alessandro Varagnolo, unitamente alla neocostituita famiglia La Cova, acquisisce l’azienda Ca’ D’Gal – comprensiva di tutte le proprietà composta da vigneti e fabbricati – dal precedente proprietario Alessandro Boido, facendo tesoro del suo bagaglio di conoscenze e dell’esperienza del territorio ma plasmando un nuovo stile, all’insegna dell’autenticità, dell’eccellenza della filiera e di uno sguardo avanguardista, insieme al suo team di professionisti di alto livello. La nuova identità aziendale si esplica anche nel restyling del logo: il pittogramma richiama la figura di un gallo – a evocare il nome del marchio, “casa del gallo” in piemontese –, che si scompone in un calice e nei flutti successivi al brindisi, evocando un’atmosfera di gioia e condivisione intrinseca alla giovane e vitale realtà di Cadgal. Insieme alla produzione vitivinicola di alta qualità, l’azienda si distingue per l’elegante e curata proposta di accoglienza, al centro di un ambizioso e lungimirante progetto di potenziamento in termini di infrastrutture ed esperienze di visita e soggiorno.

Una delle cantine di Cadgal

GIOCO DI SQUADRA

Varagnolo, originario di Torino, dopo un percorso di studi internazionali di carattere economico e di direzione aziendale, rientra in Italia e avvia la sua carriera nel mondo della consulenza industriale. Ma “il richiamo del gallo”, delle Langhe, del mondo agricolo che fin da bambino la madre gli insegnò a respirare e assaporare, è così forte da convincerlo a cambiare direzione e a creare una nuova realtà imprenditoriale. Si dedica agli studi di settore, frequenta corsi specializzati di alto profilo, tra cui il WSET livello due e la Barolo & Barbaresco Academy diventando Langhe Wine Ambassador, fino ad essere nominato consigliere nell’Associazione Produttori Moscato di Canelli. Con Varagnolo Cadgal si ristruttura all’insegna del gioco di squadra: lavora per fare rete con i ristoratori e i produttori del luogo e imposta un progetto solido, condiviso, votato all’eccellenza, sia nello spirito che nella strategia, insieme alla sua famiglia e a un team di professionisti, tra cui l’enologo Luca Caramellino e la consulente viticola Maresa Novara.

Da sinistra, l’enologo Luca Caramellino con il proprietario Alessandro Varagnolo

LE DUE TENUTE

I vigneti di Cadgal

Tenuta Valdivilla e Tenuta la Cova distano pochi chilometri. Tenuta Valdivilla si trova nel prestigioso territorio del Moscato d’Asti ed è la sede della storica cantina dedicata alla sua produzione. Le vigne, allevate a guyot, si estendono per sei ettari, radicate in un terreno di composizione tipica di questa zona di Langa. Si tratta di terre bianche, difficili, ricche di tufi ma che a fronte della loro durezza conferiscono ai moscati quadri aromatici di una freschezza e di un’eleganza irripetibili in altre zone di coltivazione. Sono particolarmente vocate le pendici meridionali, che presentano una più alta percentuale di calcare, chiamate in dialetto piemontese “sorì”, le più soleggiate.
Tenuta La Cova a Calamandrana si estende per 25 ettari: nove destinati al vigneto con allevamento a guyot – nel cuore della zona di coltivazione delle migliori barbere –, cinque a noccioleto, mentre i restanti di bosco e piante secolari circondano la sede dell’azienda e la cantina di recente edificazione dedicata alla vinificazione di tutti i vini del nuovo corso di Cadgal. Da qui si evince l’attenzione dell’azienda a un’agricoltura di “restituzione” proposta da Maresa Novara: la presenza di boschi e di zone non coltivate, l’utilizzo di sovesci e di pratiche agronomiche virtuose, come la riattivazione del microbioma del suolo, vanno a compensare lo “sfruttamento” dei terreni vitati.
Sostenibilità e rispetto sono alla base del metodo di coltivazione di Cadgal, al fine di ritrovare nel bicchiere ogni sfumatura di un terreno che ha ritrovato vita e vigore in un territorio fortemente vocato.

I vigneti di Cadgal

OSPITALITÀ IN AZIENDA

La produzione di Cadgal si attesta sulle 80.000 bottiglie l’anno, con una vasta distribuzione, in particolare estera, che abbraccia Australia, Belgio, Bermuda, Canada, Cina, Danimarca, USA, Francia, Germania, Giappone, Hong Kong, Sud Korea, Olanda, Polonia, Inghilterra, Singapore, Svizzera, Taiwan. Sia Tenuta La Cova che Tenuta Valdivilla offrono un servizio di hospitality in pieno stile Cadgal, all’insegna dell’eleganza e dell’autenticità, ideale per coloro che desiderano rilassarsi, scoprire i sapori del territorio, vivere la magia delle Langhe e del Monferrato. A La Cova si trova la Wine Country House, con tre camere elegantemente arredate nella villa padronale e un appartamento adiacente indipendente. L’azienda è strutturata per visite guidate e degustazioni con vista sul Monferrato, ma anche per ospitare eventi privati e professionali, racchiudendo l’essenza dell’accoglienza e dell’eccellenza enologica di Cadgal. A Valdivilla, invece, si trovano cinque camere e in un appartamento adiacente indipendente arredati secondo lo stile familiare e genuino tipico del territorio delle Langhe.