Castello di Querceto, da oltre 125 anni di proprietà della famiglia François, offre ai suoi ospiti un agriturismo e una sala degustazione per amanti delle verticali e dei grandi vintage
Una visita a Castello di Querceto non può deludere gli appassionati delle etichette vintage e delle verticali che vanno molto indietro nel tempo. Nella wine library della tenuta di Greve in Chianti, da 125 anni di proprietà della famiglia François (abbiamo già raccontato la loro realtà in questi servizio di Vinonews24), si trovano bottiglie che hanno superato i cent’anni dalla loro vendemmia di riferimento: si arriva perfino al 1904.
La famiglia François, del resto, è tra i fondatori del Consorzio Chianti Classico, che lo scorso anno ha tagliato il traguardo dei cent’anni dalla sua costituzione. La proprietà del Castello di Querceto si estende su circa 190 ettari, dei quali circa 60 sono coltivati a vigneto, 10 a oliveto e il resto è rappresentato da boschi di quercia e castagno, utilizzati soprattutto come “riserva di caccia”.
DAL MEDIOEVO A OGGI
Il Castello di Querceto e i terreni che lo circondano sono luoghi carichi di storia e di suggestione. Se nel passato il Castello si ergeva come una vedetta sulla via Cassia Imperiale, una delle principali arterie di epoca romana, per difendere la zona circostante, oggi, incorniciato com’è dal verde dei boschi e delle colline, protegge come un bene prezioso il patrimonio delle sue vigne e dei suoi oliveti. Di origine longobarda, il Castello conserva tutt’oggi l’originario aspetto medievale con un lungo corpo a forma di elle e il torrione, al centro della facciata, che ripropone l’antica merlatura guelfa. Oggi Castello di Querceto, sotto la guida della famiglia François, si posiziona tra le aziende leader del territorio chiantigiano distinguendosi sia dal punto di vista della continua ricerca della qualità sia per il suo ruolo di ambasciatore del territorio a livello internazionale con le sue ca. 350.000 bottiglie esportate letteralmente in tutto il mondo.
Oltre alla residenza della famiglia, il Castello dai caratteristici “merli” sulla torre ospita un accogliente agriturismo, cantine storiche e contemporanee, la wine-library e una bella sala di degustazione aperta ai visitatori.

La vecchia cantina del Castello
TRE PERCORSI DI VISITA
“In azienda – ha raccontato a italianwinetour.info Simone François, amministratore dell’azienda – vengono svolte visite delle cantine con degustazioni di vini, con percorsi diversificati, uno dedicato alla cantina e l’altro con incluso anche gli edifici storici presenti in azienda. Abbiamo inoltre varie proposte di degustazione dei vini, sia è possibile degustare a scelta del cliente”.
C’è poi l’esperienza del pernottamento al Castello, aperto a turisti e ospiti con dieci appartamenti, alcuni ubicati proprio nella struttura dell’antico maniero, altri nella casa rurale completamente circondata da vigneti e boschi di quercia. Oltre al fascino e alla storia, compresi nell’ospitalità, gli ospiti possono godere nei mesi estivi anche di una bella piscina.
Come sta andando la stagione enoturistica in corso? François osserva che: “L’andamento è buono in termini di persone che vengono in visita, in linea con il risultato del 2024. Notiamo un forte interesse alle attività e a tutto ciò che è di contorno al vino (storia, paesaggio, abbinamenti cibo/vino, ecc…). C’è invece una riduzione dei semplici acquisti delle bottiglie”.
Le visite in azienda sono prenotabili online tramite il sito di Castello di Querceto, dove si può scegliere tra tre diverse formule: tour classico di un’ora (18 euro a persona), tour classico con tagliere (28 euro) e tour storico con tagliere (35 euro).

Veduta aerea dell’agriturismo
UNA COLLEZIONE DI QUATTRO GIOIELLI
Quattro sono i Chianti Classico della collezione di Castello di Querceto: due Gran Selezione, Il Picchio e La Corte, che quest’anno saranno presentati sul mercato con l’annata 2021, il Chianti Classico Riserva 2021 e il Chianti Classico annata 2022. Queste espressioni delle alte colline di Greve in Chianti, dove Castello di Querceto conta su 65 ettari di vigneti, beneficiano della freschezza legata all’altitudine (intorno ai 500 metri) e di suoli molto diversi da vigna a vigna – infatti, fin dagli inizi il concetto di cru al Castello di Querceto è sempre stato in primo piano. Oltre alla produzione di Chianti Classico spiccano i cru Querciolaia, Cignale, Il Sole di Alessandro e Querceto Romantic, tutti e quattro prodotti da vitigni alloctoni.

